Quel bisogno di sicurezza: ai genitori in regalo l’abbonamento alla vigilanza

TREVISO 

Venerdì, 24 Agosto 2007

Quel bisogno di sicurezza: ai genitori in regalo l’abbonamento alla vigilanza

Sistemi di allarme collegati alle centrali e controlli delle guardie giurate: la paura adesso non abita più solo nelle ville degli imprenditori facoltosi

Un regalo azzeccato: l’abbonamento per collegare il sistema d’allarme di casa alla centrale operativa di un Istituto di vigilanza privata . E’ uno dei doni, senza dubbio innovativi, che già diversi figli hanno fatto ai loro genitori per aggiungere sicurezza a tutto il ménage familiare. Lo conferma Manuel Carniel, amministratore della Vigilanza Carniel, fra le primissime aziende del genere ad essere sorte nel Veneto, essendo stata fondata ancora nel 1938 da Luigi Carniel. Le cose allora erano ben diverse dalle attuali, comunque Luigi Carniel riuscì a cogliere l’esigenza di sicurezza di un territorio che pian piano si stava trasformando. «Un bisogno di tutela – spiega Manuel Carniel – che negli anni è aumentato parecchio». Dovuto non tanto alla diffusione del benessere quanto ad una criminalità che andata espandendosi in modo capillare. E gli episodi come il terribile duplice omicidio di Gorgo al Monticano non fanno che aumentare la paura, l’ansia e la tensione. «Ma al momento – risponde Manuel Carniel – non abbiamo ancora avuto nuove richieste dei nostri servizi».

E’ presto, l’onda emotiva è ancora alta, ma è logico suppore che, fra qualche giorno, a mente fredda, più d’una persona penserà di investire parte del reddito familiare per la tutela della sicurezza, un tempo appannaggio dei grossi industriali.

Il servizio che va per la maggiore è il sistema d’allarme collegato con la centrale operativa della vigilanza abbinato al passaggio delle guardie giurate. In genere due passaggi da 5 minuti l’uno durante la notte. «Questo è un pacchetto standard, abbastanza simile a quello adottato per villa Durante», dice Manuel Carniel. Questa famiglia di industriali non aveva richiesto una vigilanza più sofisticata. «Un servizio in crescita – prosegue l’amministratore della Carniel – è quello del sistema d’allarme collegato alla nostra centrale operativa. Sempre più famiglie, che hanno installato l’allarme in casa propria anche da qualche anno, richiedono l’abbonamento. Si sentono più sicure, ci dicono: se scatta l’allarme ci barrichiamo in camera da letto e aspettiamo che arriviate voi. C’è anche chi però sceglie in modo diverso e più d’una persona m’ha detto: se scatta l’allarme esco con il fucile da caccia».

Eppoi c’è chi ha l’allarme ma non ha la possibilità economica di pagarsi l’abbonamento. «Non dobbiamo dimenticare che la congiuntura economica non è favorevole, che molti stipendi si aggirano sui 1000 euro. Eppure – annota Carniel – vediamo lavoratori dipendenti a reddito fisso che rinunciano ad altro per tutelare la sicurezza». Grazie alle convenzioni stipulate dalla Vigilanza Carniel con alcuni Comuni, ci sono canoni di abbonamento che si aggirano sui 400 euro l’anno. In alcune famiglie i figli hanno unito le forze per regalarlo ai genitori.

Annalisa Fregonese

Quel bisogno di sicurezza: ai genitori in regalo l’abbonamento alla vigilanzaultima modifica: 2007-08-25T17:16:30+02:00da sagittario290