Omicidio Di Bella, «testimoni indagabili»

07 agosto 2007

Alcuni dei partecipanti alla rissa sono ancora da identificare

Omicidio Di Bella, «testimoni indagabili»

Lo scrive il gip Cerreti nel provvedimento con cui dispone il carcere per Malgeri e gli arresti domiciliari per i due amici, Stanzione e Cimino

I giovani che hanno assistito all’omicidio di Antonio Di Bella, il ventenne ucciso ad Assago il 2 agosto a colpi di pistola dalla guardia giurata Davide Malgeri, «hanno sicuramente avuto un ruolo attivo nella rissa». Lo scrive il gip di Milano Alessandra Cerreti nel provvedimento con cui dispone il carcere per Malgeri e gli arresti domiciliari per i suoi amici Fabio Stanzione e Marco Rodolfo Cimino. Nell’ordinanza il gip sottolinea «la necessità di approfondire i ruoli e le condotte poste in essere sia dai tre indagati che dagli altri partecipanti alla rissa», di cui alcuni sono ancora da identificare mentre altri sono già stati sentiti come testimoni. Secondo il gip, anche loro dovrebbero rispondere di rissa (reato non contestato dal Pm). Dalle deposizioni dei giovani arrestati, le due bande si sarebbero date appuntamento per un incontro chiarificatore per una questione di ragazze. All’incontro Di Bella si sarebbe presentato con un gruppo di amici, dai 17 ai 20 anni, armati di mazze da baseball e piccoli coltelli. Nel vedere la pistola di Malgeri, ora accusato di omicidio volontario con l’aggravante di futili motivi, Di Bella non si è intimidito credendo fosse caricata a salve. Secondo Stanzione, infine, la guardia giurata dopo aver sparato avrebbe pronunciato la frase «se l’è meritato, cavoli suoi!», circostanza negata dallo stesso Malgeri.

Omicidio Di Bella, «testimoni indagabili»ultima modifica: 2007-08-08T12:45:00+02:00da sagittario290