La svolta, indagati i tre carabinieri

BOLOGNA

RISSA AL LAGUNA BLU’

La svolta, indagati i tre carabinieri

Venerdì la furiosa lite tra i militari e due tunisini, arrestati per tentata rapina, davanti alla discoteca di Borgo Panigale. Le indagini ribaltano l’accusa: contestati i reati di arresto arbitrario, falso ideologico, calunnia e lesioni. Scarcerati i tunisini; determinanti le deposizioni di alcuni testimoni

Bologna, 23 agosto 2007 – Sono iscritti nel registro degli indagati i tre carabinieri coinvolti nella rissa con due cittadini tunisini davanti alla discoteca ‘Laguna Blu’ di Borgo Panigale. Ai militari vengono contestati i reati di arresto arbitrario, falso ideologico, calunnia aggravata e lesioni.Il quarto indagato, la guardia giurata che venerdì scorso era con loro nel locale di Borgo Panigale, è accusato di avere mentito al pm Maria Gabriella Tavano.

Dopo la scarcerazione dei tunisini arrestati, ordinata dal gip Andrea Scarpa, il pubblico ministero ha raccolto le testimonianze dei presenti al Laguna Blu. Questi racconti sono stati determinanti per la svolta nelle indagini: dopo la colluttazione, dove uno dei due tunisini e’ rimasto ferito, i militari sarebbero fuggiti in auto coprendo la targa.

I tre carabinieri avevano parlato di una violenta rissa scoppiata dopo le minacce di uno dei due extracomunitari che, armato di bottiglia, avrebbe preteso da loro (in borghese e fuori servizio) portafogli e catenina. Da lì lo scontro costato a H.C., 28 anni, regolare e sposato con una italiana, la frattura di mandibola e setto nasale.

Una versione completamente smontata in sede di udienza preliminare dal Gip Andrea Scarpa che, sulla base delle deposizioni dei testimoni e degli interrogatori dei due tunisini, non aveva convalidato l’arresto disponendo la scarcerazione degli accusati. Nell’ordinanza il giudice aveva bollato come poco credibile la versione del verbale d’arresto: ”La tesi dei tre carabinieri, non in servizio al momento dei fatti, non puo’ in alcun modo essere ritenuta valida”, mentre ”quella dei due cittadini extracomunitari e’ di gran lunga piu’ credibile”.

Secondo le deposizioni dei testimoni, i militari, mentre H.C. era a terra privo di sensi, avrebbero tentato la fuga su un’automobile, urlando, secondo gi stessi, ”Scappiamo, scappiamo” e ancora ”Io resto dietro a coprire la targa”. ”Condotta del tutto incomprensibile per rappresentanti delle forze dell’ordine, sia pure non in servizio, uno dei quali avrebbe subito un tentativo di rapina”, ha sottolineato il giudice. In realtà tutto sarebbe iniziato da un diverbio scoppiato nel locale per futili motivi e proseguito un’ora dopo nel parcheggio, quando i due tunisini sostengono d’essere stati malmenati.

Il comandante dei carabinieri a capo della caserma di Borgo Panigale e il vice comandante del V Battaglione, lo stesso dei tre indagati, sono andati in Procura per raccogliere il mandato. Il ruolo dei superiori non sembra essere in discussione, visto che il personale della compagnia di Borgo Panigale si è limitato a un compito ‘notarile’ prendendo atto di quanto dichiarato dai militari nel verbale e successivamente avrebbe raccolto le deposizione dei testimoni.

La Pm ha nuovamente sentito i testimoni dei fatti, tre infermieri appena usciti dalla discoteca che hanno prestato le prime cure ai due tunisini, e nei prossimi giorni interrogherà i tre carabinieri. I due immigrati sono parte offesa nel nuovo procedimento aperto dalla Procura, le cui indagini sono state appunto delegate alla polizia giudiziaria della compagnia di Borgo Panigale.

La svolta, indagati i tre carabinieriultima modifica: 2007-08-24T16:05:00+02:00da sagittario290