“Quei vigilantes sono fuorilegge”


(09 luglio 2007)

Indagine della Finanza: quasi la metà degli istituti di sicurezza che operano nel Barese non paga le tasse

“Quei vigilantes sono fuorilegge”

Mara Chiarelli

Trenta agenzie sconosciute al Fisco e 6 senza autorizzazione
Denunciate anche 89 persone Evasione per migliaia di euro

La “foto” scattata dalla guardia di finanza alla categoria degli istituti di vigilanza baresi non è rassicurante: quasi la metà, ben 30 su 70, sono evasori totali. Non avrebbero, cioè, mai presentato alcuna dichiarazione dei redditi per l´attività esercitata. Dei 30 istituti, scoperti a Bari e provincia, 13 lavorano nel capoluogo, sei a Barletta, cinque ad Altamura, quattro a Bitonto, due a Putignano.
Sei di questi non avevano neppure l´autorizzazione per “vigilare”, rilasciata dal prefetto di Bari e prevista dal testo unico della legge di pubblica sicurezza. I sei sono così dislocati: uno a Trani, uno ad Altamura, tre a Bitonto e uno a Putignano. Varie le categorie di clienti che, ignorando le irregolarità fiscali, si sono finora rivolti ai 30 istituti finiti nel mirino della finanza: negozi, locali, discoteche ma anche istituti di credito e privati, in occasione di manifestazioni o eventi.
Le indagini dei finanzieri del comando provinciale di Bari, che hanno denunciato 82 persone, sono partite circa due mesi fa quando, dopo aver dichiarato guerra ai “furbi del fisco”, sono scesi nel particolare, pattugliando il territorio di Bari e provincia, e mettendo sotto la lente di ingrandimento tutte le categorie dei contribuenti. E i risultati man mano stanno arrivando.
«Vogliamo avere un´idea completa del fenomeno – spiega il comandante, colonnello Fabrizio Carrarini – e l´ottica delle nostre operazioni non è di certo vessatoria, ma mira invece al recupero dell´evasione e a spingere così i contribuenti all´adempimento spontaneo». E, proprio con questa prospettiva, i militari hanno anche analizzato la contabilità di uno degli istituti regolarmente dichiarati, con sede a Gioia del colle.
Di un certo peso i dati emersi dal controllo: non erano stati versati i contributi previdenziali e assistenziali relativi al personale per circa 60 mila euro, né l´Iva per altri 49 mila euro. L´istituto aveva anche dimenticato di pagare l´Irap, l´imposta regionale sulle attività produttive. Le indagini, a questo punto, continuano per accertare la reale posizione fiscale delle trenta società irregolari: i finanzieri, incrociando i dati rilasciati dalla Prefettura con quelli dell´Anagrafe tributaria, intendono scoprire se durante l´attività siano state commesse altre mancanze della stessa natura. «Un modo come un altro – aggiunge Carrarini – per fotografare la categoria».
Al termine della verifica, gli investigatori avranno una visione completa del fenomeno in relazione ad ogni categoria presa in esame. Nel frattempo, ai 30 fuorilegge scoperti nelle ultime settimane si porrà una doppia possibilità: pagare quanto finora dovuto o chiudere e passare ad altra attività. «Il nostro è anche un intervento di tipo sociale – precisa il colonnello – In questa maniera si fa anche pulizia all´interno di una categoria», inducendo i meno motivati a desistere.
In questi casi, le sanzioni da pagare sono elevate ma rientrano comunque nei provvedimenti di natura amministrativa, dal momento che la denuncia penale scatta soltanto al di sopra di un certo limite di evasione. E, secondo il nuovo codice tributario, questa soglia è particolarmente elevata da raggiungere. Non a caso, nonostante l´incessante attività degli investigatori, sui tavoli dei magistrati della procura di Bari che si occupano del settore, arrivano pochissime segnalazioni di evasori totali.

“Quei vigilantes sono fuorilegge”ultima modifica: 2007-07-10T11:45:00+02:00da sagittario290