Lavori usuranti tra nodo delle “quote” e scalino dal 2008

NAZIONALE

Lunedì, 16 Luglio 2007

LE IPOTESI ALLO STUDIO

Lavori usuranti tra nodo delle “quote” e scalino dal 2008

Assomiglia molto al problema della quadratura del cerchio: rispettare le compatibilità finanziarie e quindi impegnare solo poche risorse (come vogliono Prodi e Padoa-Schioppa), ma distribuire il beneficio alla più larga platea possibile, come pretende Prc, seguita dagli altri partiti della sinistra radicale. La soluzione per lo scalone previdenziale (secondo la riforma Maroni, dal 2008 l’età pensionabile sale da 57 a 60 anni) resta così in sospeso, anche se le ipotesi in campo sono sostanzialmente due: fissare quota 95 (cioè la somma degli anni d’età più gli anni di contributi versati) per andare in pensione dal 2008 e poi salire a quota 96 nel 2010 e così via, oppure introdurre uno scalino (58 anni) già nel 2008, per poi passare a quota 95 nel 2010.

Il problema aperto è però definire quanti e quali lavori usuranti dovrebbero essere esclusi da queste nuove norme. Una prima ipotesi escludeva i lavoratori con mansioni legate a tempi contingentati, come quelli alla catena di montaggio. Ma, subito o quasi si è aperto l’assalto al «lavoro usurante». La Uil, per esempio, ha chiesto di aggiungere tra i lavoratori esclusi dall’innalzamento dell’età di pensionamento anche gli insegnanti delle scuole materne, elementari e medie.

E non è certo solo il sindacato a distinguersi in questa corsa. In Parlamento, sono pronte le proposte di legge per inserire vigilantes , insegnanti e agricoltori tra i lavori usuranti e quindi tra le categorie escluse dagli effetti della riforma previdenziale. Pino Sgobio (Pdci) difende i vigilantes : 50mila adetti al settore della vigilanza privata che, sottolinea, sono «sottoposti a ritmi di lavoro usuranti per i continui cambi di turno e gli orari di lavoro di 12, 14 o 16 ore giornaliere, e a stress dovuto al lavoro notturno». Angela Napoli (deputata di An e preside) si batte a favore dei docenti di ogni ordine e grado, chiamati a svolgere attività usurante «sia dal punto di vista medico-biologico sia per la situazione di continuo stress conseguente alla gestione di classi sempre più numerose». Riccardo Minardo (Fi e perito agrario) chiede l’età pensionabile a 55 anni per gli agricoltori, impegnati in un settore dove, spiega, i turni di lavoro sono massacranti, quasi sempre dall’alba al tramonto.

R. R.

Lavori usuranti tra nodo delle “quote” e scalino dal 2008ultima modifica: 2007-07-17T12:00:00+02:00da sagittario290