Quando sparavano per uccidere. Ricostruita in bunker una rapina del ’92. In carrozzina la guardia giurata

VENEZIA-MESTRE

Sabato, 19 Maggio 2007

MALA DEL BRENTA

Quando sparavano per uccidere. Ricostruita in bunker una rapina del ’92. In carrozzina la guardia giurata

Una raffica di kalashnikov contro la macchina. Un proiettile che tocca la spina dorsale e la vita che a 22 anni inizia ad andare alla rovescia. E’ in carrozzella dal 1992 il vicentino Otello Dal Degan, ferito nel corso di un rapina andata a vuoto. Rapina messa a segno dagli uomini di Felice Maniero. Ieri l’ex guardia giurata che quella notte del novembre 1992 scortava un furgone portavalori dell ditta Battistolli, assaltato a Ponte di Debba, è venuto in aula bunker a Mestre a dire quel poco che si ricorda di quella notte, ma nella memoria gli sono rimaste impresse solo le sofferenze. Un anno di ospedale, più di dieci operazioni. E senza alcuna speranza di tornare a camminare. “Non ho fatto in tempo a rendermi conto di nulla. Stavo controllando in auto un mazzo di chiavi. Ho sentito gli spari e poi sono svenuto.” Imputati per la tentata rapina e per le lesioni aggravate sono Angelo Meneghetti, Andrea Batacchi, Sergio Favaretto e Alessandro Penzo mentre altri componenti del gruppo di fuoco sono nel frattempo deceduti o hanno patteggiato la pena. Quella notte erano in sei. Con loro c’era Andrea Batacchi, il mago dei furgoni portavalori, l’uomo che è accusato di aver messo a segno tutti i colpi più importanti ai danni delle agenzie che trasportano denaro per le banche e i supermercati. I banditi si erano appostati ai due lati della strada, subito dopo il ponte, ed avevano iniziato a sparare appena erano arrivate la macchina di scorta, che precedeva il furgone, e il furgone portavalori. La macchina di scorta non era blindata e uno dei proiettili colpì la giovane guardia giurata Otello Dal Degan. I banditi approfittarono del momento di sbandamento delle guardie giurate per irrorare il parabrezza del furgone portavalori con una sorta di pittura bianca, che avrebbe dovuto impedire la visuale e obbligare il conducente del furgone a fermarsi. Ma l’estintore si rifiutò di funzionare e il guidatore accelerò, riuscendo a sfuggire all’agguato.

Quando sparavano per uccidere. Ricostruita in bunker una rapina del ’92. In carrozzina la guardia giurataultima modifica: 2007-05-20T12:25:00+02:00da sagittario290