9 maggio 2007
Arrestati dai Carabinieri due ladri di chianche
i militari dell’Arma sono stati allertati da una telefonata anonima.
Grazia Ippedico
Sono stati arrestati, qualche giorno fa, due ladri di basole, meglio conosciute come chianche. Utilizzate per abbellire ville, ambite da tanti, che pur di venirne in possesso sono disposti a pagare cifre esose, le basole sono ritrovabili ovunque nelle campagne limitrofe, specie in case anticche.
È il caso della notte del 5 maggio; i carabinieri della zona sono stati allertati da una telefonata anonima che segnalava il posto che nell’immediatezza veniva cosi brutalmente deturpato.
La denuncia dunque era a carico di due sconosciuti che in quel momento stavano portavando via da una casa rurale alcune chianche; a causa dei continui furti e scempi di basole da caseggiati rurali ubicate nel territorio della murgia era stato predisposto un servizio da parte delle forze dell’ordine affinché venisse arginato questo fenomeno di facile arricchimento.
Localizzata la villa, i militari hanno avuto la conferma di quanto segnalato poco prima: i due, avevano già divelto dal pavimento 50 mq circa di chianche che avevano ormai accatastato in parte, e in parte avevano caricato già in macchina.
Alla vista dei carabinieri, si sono dati precipitosamente alla fuga. Si è dato vita dunque a un inseguimento, che dalla zona “difesa” dove si trova l’abitazione si è conclusa nelle immediate vicinanze del centro abitato, grazie anche alla collaborazione richiesta ed ottenuta della locale metronotte che sbarrando la strada ha permesso la cattura dei due ladri.
I due hanno abbandonato l’autovettura carica di basole, con all’interno gli attrezzi da scasso, un piccone che era servito per snellire le chianche dal pavimento ed una grossa tronchese utilizzata per tagliare la rete di recinzione del fabbricato rurale. Raggiunti sono stati dichiarati in stato d’arresto.
Subito dopo è stato rintracciato il proprietario del casolare al quale veniva restituito quanto gli era stato tolto, che avrebbe fruttato ai due malviventi la cifra di 1.500 euro circa.