Val Pellice: furti, si è mosso perfino il prefetto

martedì 24 aprile 2007

Ha incontrato i sindaci della Val Pellice: «Ma non c'è vera emergenza»
Val Pellice: furti, si è mosso perfino il prefetto
Sono aumentate le pattuglie notturne dei Carabinieri e i ladri avrebbero cambiato zona

VAL PELLICE – La situazione non sarebbe stata di emergenza vera e propria. Ma per oltre due settimane, il ripetersi di furti in Val Pellice – soprattutto a Luserna S.G. e Angrogna – non ha fatto dormire sonni tranquilli a cittadini e commercianti. Più o meno tempestivamente, gli amministratori locali, le Forze dell'ordine e i residenti hanno risposto – rispettivamente – con l'affidamento del servizio di vigilanza ad agenzie private, l'aumento dei pattugliamenti e le ronde notturne.

Nelle ultime settimane le acque paiono essersi calmate, ma il livello di attenzione resta alto: di questi e altri aspetti hanno parlato martedì scorso i componenti della Conferenza dei sindaci della Val Pellice durante l'incontro con il Prefetto di Torino, Goffredo Sottile, il comandante provinciale dei Carabinieri col. Antonio De Vita, i marescialli di Torre Pellice, Luserna S.G. e Cavour e il maresciallo Primerano di Pinerolo.

Dalle Forze dell'ordine qualche dato: «Rispetto alla media dei mesi precedenti, a marzo a Luserna S.G. si sono verificati 13 furti in più – riferisce il sindaco Livio Bruera -. Non sarebbero stati raggiunti particolari livelli di gravità, ma è stato comunque necessario un aumento delle misure di sicurezza. Senza dubbio queste cifre fanno effetto perché il nostro territorio non è abituato ad ondate di tale entità».

Il calo dell'ultimo mese «è stato definito fisiologico dalle forze dell'ordine – aggiunge Claudio Bertalot, presidente della Comunità montana e sindaco di Torre Pellice -: le bande scelgono un certo territorio, vi rimangono per qualche tempo ma poi si spostano altrove». Lasciandosi alle spalle tanta paura: «Dopo Luserna S.G. siamo stati il Comune più colpito – ha spiegato la vice-sindaco di Angrogna, Marina Bertin . La preoccupazione maggiore non è tanto per il bottino, quanto per il ritrovarsi gente malintenzionata in casa propria». Dopo l'incontro vi sentite rassicurati? «L'esito è stato positivo anche perché tutti i presenti hanno dato la disponibilità a collaborare – risponde la Bertin -. Ma soluzioni definitive non ce ne sono. Un buon punto di partenza potrebbe essere la maggiore propensione dei cittadini a chiamare il 112 ogni qualvolta notino movimenti o persone sospetti».

La strada da battere è quella della prevenzione: «Ultimamente i Carabinieri hanno intensificato i controlli notturni con pattugliamenti anche in borghese», asserisce Bruera. Non solo: «Il comandante del Nucleo operativo di Pinerolo e il comandante provinciale si sono detti disponibili ad organizzare sul territorio incontri con i cittadini per presentare un vademecum con i numeri di telefono da chiamare in caso di emergenza», precisa Bertalot. «Inoltre – aggiunge –, si cercherà di sviluppare un'attività congiunta tra i Vigili urbani e i Carabinieri affinché ci sia una copertura del territorio 24 ore su 24, che eviti il più possibile la sovrapposizione delle pattuglie».

L'Amministrazione di Luserna S.G. è già al lavoro per definire il calendario con le date degli incontri di presentazione del vademecum: «È un'iniziativa molto importante – osserva Bruera -, a cui se ne aggiungeranno altre. Oltre al pattugliamento notturno nel nostro Comune da parte dell'agenzia di vigilanza privata, che ha preso servizio da Pasquetta, nei prossimi giorni convocherò gli artigiani e i commercianti lusernesi per concordare i programmi e le metodologie da seguire».

L'incontro di martedì è stato anche l'occasione per parlare di truffe: «Si deve sensibilizzare la gente, in particolare gli anziani. Non aprite la porta a chi si spaccia per funzionario di qualche ente o ufficio», ha affermato Bertalot.

Stefania Ferrero

Val Pellice: furti, si è mosso perfino il prefettoultima modifica: 2007-04-25T11:51:06+02:00da sagittario290