Turco: telecamere contro i raid in corsia

Edizione CIRC_SU2

06/04/2007

Turco: telecamere contro i raid in corsia

Ad agosto a Torre Annunziata morì un primario sconvolto dalla lite con i parenti di un paziente

CARMINE ALBORETTI Telecamere a circuito chiuso nelle corsie degli ospedali a rischio. È una delle misure che la Regione ha sollecitato alle Asl per elevare il livello di sicurezza delle strutture di frontiera, dove il personale è esposto al rischio di aggressioni. A chiedere questo intervento è il ministro della Salute, Livia Turco, in risposta a una interrogazione del deputato dei Verdi Tommaso Pellegrino che aveva portato all'attenzione della Camera il caso della tragica morte in servizio del professor Giovanni Aloj, primario del reparto di chirurgia dell'ospedale Civile di Torre Annunziata, avvenuta lo scorso agosto per un malore dopo un'aggressione. Pellegrino, collega del professionista deceduto, aveva chiesto al presidente del Consiglio Romano Prodi e al ministro Turco quali iniziative intendessero adottare «per tutelare la professionalità dei medici e per garantire a tutto il personale sicurezza e serenità nell'espletamento delle proprie mansioni». La risposta della Turco, affidata al sottosegretario Antonio Gaglione, passa in rassegna le vicissitudini dell'ospedale di Torre Annunziata, fino alla sua dismissione e alla entrata in funzione del presidio di Boscotrecase, pone l'accento sulla presenza di tre GUARDIE GIURATE che si alternano nell'arco delle 24 ore, sollecita la Regione affinchè le Asl predispongano sistemi di videosorveglianza collegati alle sedi delle forze dell'ordine. «La vicenda di Aloj – dice Pellegrino – ci ha toccato profondamente. Troppe volte negli ospedali di periferia i medici e il personale parasanitario sono esposti alle intemperanze della gente. La risposta del ministro sta ad indicare un elevato livello di sensibilità che speriamo si traduca in ulteriori investimenti nella sicurezza». Le Asl dovranno, dunque, attivarsi per la realizzazione di adeguati sistemi di videosorveglianza soprattutto in quegli ospedali di frontiera dove è forte l'afflusso di pazienti e visitatori ma dove i servizi di guardiania sono insufficienti.

Turco: telecamere contro i raid in corsiaultima modifica: 2007-04-07T11:50:12+02:00da sagittario290