UDINE
Venerdì, 6 Aprile 2007
TRIBUNALE
Fece resistenza alla guardia del Krepapelle, 6 mesi
Era accusato di rapina, furto e resistenza ma sono cadute parte delle imputazioni per le quali è comparso ieri in giudizio in tribunale il marocchino Jamal Kabine, 40 anni, residente a Udine, in via Molin Nuovo. Il giudice monocratico Lazzaro l’ha riconosciuto colpevole soltanto per la resistenza nei riguardi di una guardia particolare giurata in servizio alla discoteca “Krepapelle” di Udine, condannandolo a sei mesi di reclusione. Nel procedimento era stato chiamato a testimoniare in una delle udienze anche il connazionale Mohcine Khoayyi, deceduto nell’incidente di domenica sul cavalcavia di piazzale D’Annunzio.
Il primo maggio del 2005 l’immigrato si trovava in discoteca insieme ad amici ma era stato fatto uscire mentre erano in corso dei controlli ai quali si sarebbe opposto vivacemente arrivando anche a minacciare la guardia giurata . Ne era nato un diverbio.
Si era sostenuto che E.B., 32 anni, di Torviscosa, la guardia giurata , sarebbe stata percossa ripetutamente dallo straniero che avrebbe tentato di scaraventarla a terra, riuscendo anche a impossessarsi del cellulare che teneva in una tasca interna del giubbotto. E di qui l’ipotesi di accusa di rapina, con l’aggravante di averla commessa contro a una persona incaricata di pubblico servizio. Ma l’avvocato della difesa, Paola Diana, ha contestato questa ricostruzione dei fatti perchè percosse e tentativi di far cadere la guardia non sarebbero emersi durante l’istruttoria dibattimentale. Il pm Finocchiaro aveva domandato la condanna a 2 anni e 2 mesi ma l’assoluzione per l’ultimo addebito: il furto di un portafoglio appartenente a un cliente, M.F., 22 anni, di Tricesimo, che l’aveva lasciato nella tasca del giubbotto appoggiato al tavolo. Il portafoglio che conteneva una tessera Visa con 48 dollari e alcuni documenti era stato rinvenuto a terra a poca distanza da Kabine.