Rapine sui treni, polemiche sulla sicurezza


04 marzo 2007

Gli assalti nei vagoni diretti verso Sud. Trenitalia: vigilanza scarsa. Formigoni: basta, intervenga il governo

Rapine sui treni, polemiche sulla sicurezza

Il racconto di un controllore: ho chiesto il biglietto, mi hanno rigato la guancia con un taglierino

MILANO—L’hanno segnato. Per dargli un segnale: «Ho chiesto il biglietto. Ho ricevuto un pugno sul naso. Lì ho provato a reagire. Due mi hanno tenuto fermo, il terzo mi ha appoggiato un taglierino sulla guancia e ha tirato una riga sulla pelle. Ho capito che dovevo farmi i fatti miei. Avevo una paura fottuta. Mi sono chiuso nell’ufficio». Chi parla è un dipendente (contratto a termine) di Trenitalia addetto al controllo delle cuccette. Ha 34 anni, moglie e figli.

Adesso è a casa. La prossima settimana, tornerà sui treni. I suoi battono due delle tratte dei predoni: Milano-Messina e Milano-Siracusa. La ferita si sta cucendo. Non il timore di ricapitare dentro un assalto dei rapinatori (29 colpi nel 206, dieci da gennaio a oggi) a caccia dei convogli che da Milano vanno al Sud. E infatti, il ragazzo prega: «Niente nome, niente foto, niente riferimenti precisi. Se mi riconoscono, mi faranno ancor più male». Come se già non lo facessero. Sfregiato lui. Sequestrata per tre ore una sua collega. Aggrediti altri colleghi ancora. La Cgil ha chiesto un intervento al ministro dell’Interno Giuliano Amato. Una richiesta che verrà inoltrata da Tommaso Pellegrino (capogruppo dei Verdi nella commissione Affari sociali della Camera) e dalla parlamentare di An Daniela Santanchè. Per la quale «occorre accertare se l’aumento dei blitz sui treni sia collegato alla sciagurata decisione dei vertici di Fs di non aver aggiudicato una gara per la sicurezza nelle stazioni ».
Ecco, le stazioni: è d’obbligo cominciare dall’eternamente malata Centrale di Milano. Il luogo dove partono i predoni, mischiati ai passeggeri. Il presidente della Lombardia Roberto Formigoni: «Basta. Il governo intervenga. La polizia ferroviaria ha gli uomini contati. Anche se fa bene il suo lavoro». Un giudizio che non trova d’accordo Trenitalia. Dalla società fanno sapere che il pattugliamento delle carrozze «è scarso». E anche Dario Balotta, segretario lombardo della Cisl trasporti, invoca rinforzi d’organico. Alla Centrale operano, alternati su cinque turni, 150 agenti, «spesso — denuncia Giuseppe Calderone, segretario provinciale del sindacato di polizia Sap — incaricati di altre mansioni, addirittura fuori dalla stazione. Chi li presidia i treni?».
Li «presidiano loro — provoca la Cgil—: macchinisti, capitreno, addetti alle cuccette. Lasciati soli contro i malviventi ». E senza l’aiuto delle guardie giurate introdotte gli anni addietro da Trenitalia. Dal primomarzo sono cessati i contratti con gli istituti di vigilanza. Bene o male? I sindacati: «Non servivano a niente ».
Andrea Galli

Rapine sui treni, polemiche sulla sicurezzaultima modifica: 2007-03-05T11:51:00+01:00da sagittario290