Pomigliano, l’operaio impegnato nelle trattative sui tagli. L’azienda: ha picchiato una guardia


Edizione CIRC_SU2

17/03/2007

PINO NERI Pomigliano. Un sindacalista è stato licenziato per aver dato un calcio a un vigilante aziendale.
Per protestare contro il licenziamento di Antonio Santorelli, 48 anni, operaio e delegato di fabbrica della Fiom-Cgil, ieri i sindacati hanno proclamato lo sciopero generale. I lavoratori sono usciti dall'impianto Alfa Avio e hanno bloccato le strade. Qui il 5 marzo scorso sono andati in cassa integrazione a zero ore 116 operai delle revisioni. Qualche giorno prima, il 2, Santorelli stava organizzando in fabbrica la protesta contro i tagli. Giunto davanti alla portineria dello stabilimento il sindacalista era stato fermato per un controllo da una GUARDIA GIURATA. Ne era nata una breve colluttazione ma il vigilante aveva chiesto di essere portato in ospedale dove gli era stata prescritta una prognosi di sette giorni per una contusione a una gamba. Tre giorni dopo l'Avio aveva spedito a casa degli operai i telegrammi di cassa integrazione che hanno fatto scattare gli scioperi. Da lunedì le agitazioni erano terminate in attesa di un confronto con l'azienda fissato per il 21 marzo. Ma ieri è arrivato il licenziamento per Santorelli. Ed è scattata la rivolta. Alfonso Gianni, il sottosegretario allo sviluppo economico che sta seguendo da mesi la vertenza Avio spiega: «Ho parlato con l'amministratore delegato di Avio, Saverio Strati, e gli ho consigliato di ritirare il provvedimento». Da Torino l'azienda aeronautica precisa che «il contratto prevede il licenziamento in caso di atti di manifesta violenza». Ma l'assessore regionale alle Attività produttive, Andrea Cozzolino, interviene spiegando che «la Regione ha messo in campo una serie di iniziative per dare una soluzione positiva alla vertenza per cui è necessario che si ritiri il licenziamento del sindacalista». E aggiunge il collega al Lavoro, Corrado Gabriele: «È una decisione inaccettabile, una vera e propria sospensione dei diritti democratici. Ebbene, dopo quest'assurda decisione la Regione annuncia di non considerare più gli attuali proprietari di Avio degli interlocutori credibili. E per questo romperemo ogni relazione». I segretari della Cgil e della Camera del lavoro, Michele Gravano e Giuseppe Errico, chiedono «il ritiro immediato del licenziamento e la costruzione di una strategia in grado di garantire un futuro all'Avio». «L'azienda si assumerà tutta la responsabilità del licenziamento dell'operaio che rischia di causare problemi di ordine pubblico», avverte Giovanni Sgambati segretario generale Uilm; dello stesso tenore è Giuseppe Terracciano della Fim-Cisl. Non fa mancare solidarietà anche il sindaco di Napoli Rosa Russo Iervolino: «Il licenziamento del delegato sindacale non contribuisce al clima di concertazione che Regione, prefettura e parti sociali hanno faticosamente avviato per trovare un accordo sul piano di rilancio aziendale. Mi appello ai responsabili Avio – conclude Iervolino – affinché rivedano questa decisione».

Pomigliano, l’operaio impegnato nelle trattative sui tagli. L’azienda: ha picchiato una guardiaultima modifica: 2007-03-18T12:25:55+01:00da sagittario290