Ladro annega nel fiume tentando di scappare


PADOVA

Martedì, 13 Marzo 2007

Ladro annega nel fiume tentando di scappare

Un moldavo regolare l’altra notte si è tuffato nel Bacchiglione inseguito dalle guardie giurate della Canottieri

Quando ha visto le torce delle guardie giurate si è tuffato nel fiume per scappare ma l’altra parte della riva non l’ha mai raggiunta. È morto così un immigrato dell’Est, Valeriu Silion, 48 anni, moldavo in possesso di un regolare permesso di soggiorno. La questura ha accertato la sua identità grazie alle impronte digitali. Nel 1999 era stato arrestato per un furto. Poi era stato altre volte identificato, l’ultima nel 2001.

La tragedia si è consumata l’altra notte. Secondo la ricostruzione della polizia, la mezzanotte è passata da venti minuti quando all’interno della Canottieri scatta l’allarme.

Immediatamente intervengono sul posto le guardie giurate . Nella club house è tutto a posto mentre sull’argine c’è qualcosa di sospetto. I vigilante si avvicinano e con le torce illuminano un individuo che sta in piedi su un barchino staccato dalla riva. Le guardie non hanno nemmeno il tempo di tentare di bloccare il ladro che questi si getta nel Bacchiglione.

Nel frattempo è stato dato l’allarme e quando sul posto arrivano le Volanti scattano le ricerche. Gli agenti per prima cosa controllano entrambe le rive del Bacchiglione ma non trovano alcuna traccia dell’uomo. Il sospetto è che non ce l’abbia fatta. Per questo vengono chiamati sul posto i vigili del fuoco. Fino alle due e mezza della notte il tratto di fiume davanti alla Canottieri viene controllato e ricontrollato. Niente. Nessuna traccia.

Ieri mattina le ricerche sono riprese alle otto e tre ore dopo, grazie all’intervento dei sommozzatori dei pompieri di Venezia, il corpo dell’uomo è stato ritrovato. Il cadavere era proprio davanti all’approdo della Canottieri, distante solo qualche metro dal punto nel quale era stato visto tuffarsi.

L’individuo indossava una tuta nera e un giubbotto scuro. In tasca non aveva documenti e soltanto un paio di chiavi, una delle quali di un’auto che è stata poi trovata in zona.

Unico segno particolare un tatuaggio al braccio sinistro. Probabilmente stava spostando il barchino in un altro punto dell’argine per poi rubare il motore. Cosa che quasi certamente stava facendo assieme a un complice che però deve essere poi fuggito. L’uomo evidentemente pensava di riuscire ad attraversare il fiume a nuoto ma è stato risucchiato dalle correnti. La morte è stata per annegamento, come ha confermato il medico che ha compiuto la prima ricognizione sulla salma.

Gli esperti della Scientifica hanno prelevato le impronte digitali per risalire all’identità. In Italia Silion c’era con un regolare permesso di soggiorno che ora era in fase di rinnovo. In zona è poi stata trovata anche un’auto noleggiata da un immigrato dell’Est. La polizia sta ora proseguendo le indagini per verificare se, effettivamente, c’era un complice che stava aiutando il moldavo. Probabilmente c’era ma appena si è reso conto di quel che era accaduto si è dato alla fuga. La morte di questo ladro conferma come i banditi non si fermino davanti a nulla.

Egle Luca Cocco

Ladro annega nel fiume tentando di scappareultima modifica: 2007-03-14T12:33:00+01:00da sagittario290