Colpo al treno a Le Mose, tre denunce

LIBERTA’ di martedì 6 marzo 2007 > Piacenza

Una guardia giurata avrebbe fatto da talpa per i malviventi accusati anche di avere messo a segno altri furti
Colpo al treno a Le Mose, tre denunce
Erano spariti decine di scooter e olio d’oliva per 250mila euro

Per la polizia i responsabili del clamoroso colpo al treno del centro intermodale di via Strinati a le Mose, hanno finalmente un volto. Dal treno erano stati trafugati scooter nuovi e migliaia di latte di olio d’oliva per un valore complessivo di circa 250 mila euro, ossia mezzo miliardo delle vecchie lire. Secondo le indagini svolte dalla polizia il colpo era stato messo a segno grazie ad una guardia giurata all’epoca in servizio nella nostra città e che per questo furto è stata denunciata con due baresi, un quarantacinquenne e un trentacinquenne. Del furto al treno del centro intermodale sono sospettate anche altre persone ma per il momento nei loro confronti non sono scattate denunce.

I due baresi e la guardia giurata, (un quarantenne residente nel lodigiano), sono inoltre sospettati di una lunga serie di furti e tentati furti avvenuti quasi tutti a Piacenza nel 2004 ai danni di ditte commerciali. A fornire le indicazioni utili alla banda dei baresi sarebbe sempre stato il lodigiano.

In merito all’accusa del colpo al treno del centro intermodale rivolta alla guardia giurata, abbiamo sentito il suo avvocato difensore Michele Morenghi, il quale si è limitato a riferire: «Il mio assistito è innocente. Non ha fornito nessuna indicazione per i furti messi a segno e di conseguenza è estraneo a questa vicenda».

Al Polo logistico Piacenza intermodale la notte del 7 maggio del 2004 era penetrata una banda di scassinatori, e raggiunto lo scalo ferroviario aveva portato via dai vagoni container, una cinquantina di scooter del valore di quattromila euro ciascuno e migliaia e migliaia di latte di olio d’oliva.

La mattina successiva, i primi ad accorgersi del colpo erano stati due manovratori delle ferrovie che avevano notato alcuni lucchetti dei container spaccati. Sul piazzale avevano poi visto una montagna di lattine di olio abbandonate. Come è stato poi appurato i ladri nello svuotare (quasi certamente utilizzando un muletto meccanico) il container preso di mira, si erano tirati addosso un intero bancale di lattine che avevano rinunciato a portarsi via.

Gli stessi dipendenti del polo logistico si erano poi resi conto che i ladri avevano scassinato lucchetti e sigilli di metallo e plastica di circa un centinaio di container che erano in sosta sullo scalo del polo logistico, lungo circa un chilometro. Evidentemente dopo aver aperto tutti i container, avevano scelto la merce che preferivano, ossia gli scooter e l’olio. Secondo una prima ricostruzione i ladri erano entrati nel piazzale antistante lo scalo del polo logistico, dopo aver forzato un cancello retrostante.

Ermanno Mariani

Colpo al treno a Le Mose, tre denunceultima modifica: 2007-03-07T11:58:00+01:00da sagittario290