Aveva forzato una cabina a Vigliena. Dilaga la caccia all’«oro rosso»: tre arresti in un giorno


Edizione CIRC_SU2

07/03/2007

BRUNO BUONANNO La chiave inglese usata per smontare un robusto cavo di rame è stata sequestrata dagli agenti del commissariato San Giovanni-Barra in una cabina elettrica del porticciolo di Vigliena. Vincenzo Pace (trenta anni, tossicodipendente, un passato con denunce per evasione e ricettazione), aveva deciso di concludere la mattina rubando cavi di rame da una cabina elettrica di media tensione che dista poche centinaia di metri da casa sua. Dopo aver aperto la porta di ferro, l'uomo si è avvicinato ai cavi elettrici probabilmente con la convinzione che quella cabina elettrica che serve gli uffici del cantiere navale Partenope fosse inattiva. Un attimo – il tempo di appoggiare la chiave inglese al dado che bloccava un cavo di rame – e l'uomo è finito a terra folgorato dalla corrente. La tragedia è avvenuta in via detta dell'Innominata, una zona isolata di San Giovanni a Teduccio, alla quale si accede attraverso una lunga strada costeggiata da muri che dà sul porticciolo di Vigliena. Una tratto sporco e deserto in attesa da mesi di un restyling che un pool di imprenditori privati dovrebbe effettuare attraverso un project financing per trasformare quell'area abbandonata (e da tempo non balneabile) in un moderno porto turistico. In quella zona Vincenzo Pace aveva pensato di poter realizzare senza problemi un furto di rame, materiale costoso e facilmente riciclabile che per questo viene chiamato «oro rosso». Forzare la porta di ferro, per lui non è stato un problema. A quel punto bastava usare la chiave inglese per smontare, uno dopo l'altro, tutti i cavi in rame della linea di media tensione. Ma Vincenzo Pace si è accorto che la cabina era in tensione solo quando ha appoggiato la chiave inglese al bullone che fissava un cavo di «oro rosso». La folgorazione lo ha sbalzato a terra, privo di sensi. Subito dopo una GUARDIA GIURATA de «La Vigilante» che effettuava un giro di controllo nel porto di Vigliena si è fermata per controllare come mai la porta della cabina elettrica fosse aperta. Ha visto l'uomo per terra privo di sensi, gli ha prestato i primi soccorsi e ha sollecitato l'intervento del 118. Alle 12.45 l'ambulanza ha raggiunto l'ospedale Loreto Mare, ma i medici hanno potuto solo constatare il decesso per folgorazione. Dopo l'incidente gli agenti del commissariato San Giovanni-Barra hanno effettuato con i tecnici dell'Enel e col personale del Comune e dell'ente porto un sopralluogo nella cabina elettrica di Vigliena che è stata posta sotto sequestro. Il corpo dello sfortunato ladro è stato trasferito all'obitorio in attesa di disposizioni dell'autorità giudiziaria. Il rame è da anni al centro delle attenzioni dei ladri. È un materiale robusto e flessibile che non si corrode e che al mercato nero viene riciclato a un prezzo al chilo che oscilla tra i sette e i dieci euro. In queste ore altri ladri di «oro rosso» sono stati arrestati dai carabinieri per furto aggravato. Nella stazione di Quarto Stefano De Fenza, 34enne del luogo, è stato bloccato in flagranza di reato per aver tranciato svariati cavi elettrici alle estremità dei binari rubando il rame contenuto. I militari hanno recuperato la refurtiva, del valore di 500 euro circa, restituendolo al responsabile della Sepsa di Quarto. A Ercolano i carabinieri hanno arrestato per concorso in furto aggravato Giovanni De Michele di 26 anni e Donato Vangone di 26 anni, sorpresi e bloccati nel locale «La Siesta» lungo via Vesuvio, mentre rubavano cavi elettrici in rame, refurtiva restituita al proprietario.

Aveva forzato una cabina a Vigliena. Dilaga la caccia all’«oro rosso»: tre arresti in un giornoultima modifica: 2007-03-08T11:57:28+01:00da sagittario290