Arancia meccanica sulla Caorsana

LIBERTA’ di giovedì 15 marzo 2007 > Piacenza

I rapinatori volevano che la vittima – un piacentino 40enne – li portasse a casa propria. Arrestati dalla polizia
Arancia meccanica sulla Caorsana
Picchiato e sequestrato, si salva gettandosi dall’auto in corsa

Uno sfortunato cliente di lucciole, che forse pensava di trascorrere qualche momento piacevole con una ragazza, si è improvvisamente trovato a vivere in un incubo. È accaduto nel cosìddetto “quartiere a luci rosse” della Caorsana, intorno alle undici di sera. Il cliente, un quarantenne piacentino, mentre si trovava appartato con una lucciola sulla sua auto è stato aggredito da due rapinatori e colpito alla testa con un tubo di ferro; trascinato fuori dall’auto, minacciato, quando i rapinatori hanno scoperto che nel portafogli aveva solo dieci euro, si sono infuriati ancora di più, colpendolo a calci e pugni e nuovamente con il tubo di ferro. Il malcapitato è stato quindi trascinato a bordo della sua stessa auto. I malviventi volevano che li portasse a casa sua per portargli via soldi e oggetti preziosi. L’uomo è riuscito a salvarsi gettandosi dall’auto in corsa.

Adesso si trova all’ospedale per ferite e contusioni in varie parti del corpo. I suoi aggressori sono stati arrestati dalla polizia, si tratta di: Massimiliano Pomati, 34 anni, originario di Pavia e residente a Mortara e Alessandro Cassago, 27 anni di San Donato Milanese, entrambi pregiudicati. Con loro è stata arrestata anche la donna che ha fatto da esca per il primo cliente di passaggio. Di lei sono state rese note le iniziali: L.M. 34 anni, di Pavia, incensurata; nella borsetta aveva una dose di eroina. I tre sono stati rinchiusi nel carcere delle Novate, a disposizione del sostituto procuratore Antonio Colonna. Devono rispondere di gravissime accuse: rapina, sequestro di persona a scopo di rapina, lesioni personali. A bordo della macchina con cui i tre malviventi sono arrivati a Piacenza – una Rover – la polizia ha trovato tre orologi e quattro cellulari che si presume la banda abbia rapinato ad altri malcapitati clienti di lucciole che hanno preferito non denunciare le violenze patite, per timore di incappare nelle ire di mogli e fidanzate.

Come ricostruito dalla polizia i tre sono arrivati a Piacenza a bordo di una Rover e l’hanno parcheggiata in via Pindemonte. La ragazza si è quindi messa sulla Caorsana in attesa di clienti fino a che si è fermato un quarantenne piacentino che ha pattuito con la donna 30 euro per una prestazione. La ragazza lo ha portato in via Pindemonte dove attendevano i complici. Qui il cliente ha consegnato alla donna 50 euro e lei, non avendo il resto di 20, ha promesso qualcosa di speciale. In quel momento si sono fatti vivi i suoi complici che hanno aperto la portiera e colpito alla testa l’uomo con un tubo di ferro.

Lo hanno trascinato fuori e quando hanno appurato che non aveva più soldi lo hanno colpito a calci e con il tubo di ferro. «Adesso ci porti a casa tua e ci prendiamo quello che vogliamo» hanno minacciato i due uomini caricando il quarantenne sulla sua Ford. Al volante si è messo uno degli aggressori e l’auto è ripartita. «Temevo mi volessero ammazzare» ha detto ai poliziotti la vittima, una volta che la vicenda è giunta al lieto fine. In via Bertolini, sempre nella zona della Caorsana, l’automobilista piacentino ha aperto la portiera e si è gettato dall’auto in corsa.

L’uomo prima di tentare il suo gesto disperato aveva visto una macchina dei metronotte e sperando in un imprevisto aiuto, si è buttato sull’asfalto riportando numerose ferite. La guardia giurata è accorsa subito in suo auto chiamando via radio 118, 113 e centrale operativa dell’Ivri che ha subito inviato sul posto un’altra pattuglia. La Ford con a bordo i due rapinatori e la lucciola è stata poi intercettata dalla volante di polizia e da un altra pattuglia dei metronotte in via Colombo. Un breve inseguimento ed è stata bloccata.

Ermanno Mariani

Arancia meccanica sulla Caorsanaultima modifica: 2007-03-16T10:45:00+01:00da sagittario290