Un colpo al business che ruota intorno al pallone

domenica 4 febbraio 2007

Stimati in circa 9 milioni di euro i mancati incassi. Rimborso totale delle schedine giocate
Un colpo al business che ruota intorno al pallone

Giovanna Castrucci

ROMA

Dalla notte di folle violenza a Catania non ne esce male soltanto il calcio: è anche un duro colpo al business che ruota intorno al pallone. L’agenzia stampa Agipronews stima in circa 9 milioni di euro i mancati incassi per i diversi soggetti che ruotano attorno agli stadi. Nella cifra sono comprese le perdite in entrate erariali (3,1 milioni) per ogni fine settimana di fermo. Vanno aggiunti i mancati incassi per ricevitori e provider, stimati in circa 5,9 milioni per ogni turno di campionato.

Agipronews ha calcolato che le scommesse sportive raccolgono in media 30 milioni per ogni fine settimana. Di questi, una cifra compresa tra il 60 e il 70 per cento viene puntata sui campionati italiani di serie A, B e C, e portano introiti erariali per 1,2 milioni e 5,3 per provider e concessionari.

Gli altri mancati incassi derivano dal mondo delle scommesse: i concorsi legati ai pronostici Totocalcio e Totogol sono stati annullati. È stato quindi disposto «il rimborso totale delle giocate effettuate dai partecipanti», come ha reso noto l’Amministrazione autonoma dei Monopoli di Stato.

Tutt’altro discorso, e da non sottovalutare, riguarda il costo della sicurezza, che resta solo un problema dello Stato: secondo Contribuenti.it, in Italia si spenderebbero addirittura più di 700 milioni di euro per mandare sui campi di calcio circa 300 mila operatori delle forze dell’ordine.

Secondo la Federsicurezza, l’associazione di Confcommercio che raduna le imprese di vigilanza, affidare il controllo negli stadi a gruppi di vigilantes privati, liberando le forze dell’ordine, potrebbe costare poche decine di migliaia di euro. Un centinaio di guardie giurate, ad esempio, costerebbero meno di 20 mila euro a partita. Questo sarebbe infatti il costo per l’impiego per un turno di circa 6 ore di 100 vigilantes, pagati in media, secondo le tariffe prefettizie, 30 euro lordi l’ora.

Ma sono le stesse guardie giurate che, di fronte alla possibilità di sostituirsi alle forze dell’ordine, si tirano indietro, come avverte il Sindacato autonomo di Vigilanza privata, il Savip, che giudica «ridicole» le possibilità di intervento dei vigilantes «dinanzi alla furia devastatrice di delinquenti come quelli che hanno operato a Catania» e che invita quindi «a ricercare altre soluzioni».

Un colpo al business che ruota intorno al palloneultima modifica: 2007-02-05T16:00:00+01:00da sagittario290