20 febbraio2007
CRONACA
Individuati i responsabili di quattro rapine compiute sull’autostrada
Si tratta di un’organizzazione legata alla cosca cosentina “degli zingari”
‘Ndrangheta, sedici arresti in Calabria
per gli assalti ai portavalori sulla A3
COSENZA – Sedici persone sono finite in manette nella notte nell’ambito dell’inchiesta sulla rapina da un milione di euro di euro compiuta ai danni di un portavalori dell’istituto di vigilanza “La Ronda” di Potenza il 2 ottobre dello scorso anno sull’autostrada A3 Salerno-Reggio Calabria, nei pressi dello svincolo di Lauria nord (Potenza).
Arresti e provvedimenti di fermo sono stati eseguiti nelle province di Potenza e Cosenza. Per lo più si tratta di pregiudicati considerati vicini alla “cosca degli zingari”, una delle più note di Cosenza, attiva in molti settori criminali e collegata ad altri gruppi mafiosi. L’ipotesi degli investigatori è che siano responsabili anche di altri tre assalti a furgoni portavalori compiuti nel 1998 e nel 1999 lungo l’autostrada Salerno-Reggio Calabria. A capo della banda sarebbero stati i fratelli Fiore ed Antonio Abbruzzese, di 41 e 37 anni, raggiunti entrambi da ordine di custodia cautelare.
Durante la rapina dello scorso ottobre, il portavalori fu speronato da un furgone e per costringere le guardie giurate a scendere furono sparati numerosi colpi di kalashnikov. Non vi furono feriti, ma i rapinatori diedero fuoco al furgone utilizzato per la rapina, provocando danni a un cavalcavia dell’autostrada.
Gli inquirenti sospettano inoltre che la stessa banda possa aver organizzato anche alcuni colpi in “trasferta” in Puglia. In particolare si fa l’ipotesi che possano essere attribuite all’organizzazione le rapine compiute, rispettivamente il primo ottobre ed il dieci novembre del 2004, lungo la strada Mesagne-San Donnici, in provincia di Brindisi, ed in località Castelluccio dei Sauri, nel foggiano.