(07 feb 2007)
Emergenza rapine a Palermo
Nove al Banco di Sicilia in un mese
La Federazione dei bancari chiede più sicurezza
Con un bottino di oltre trecento mila euro sono state messe a segno ben nove rapine dall’inizio dell’anno, una sola è fallita. I banditi spesso possono agire tranquillamente perchè molte filiali della città non hanno un servizio di sicurezza, mancano i metronotte e i ladri agiscono in maniera indisturbata, seminando paura tra i dipendenti e i clienti delle banche
Sembra un bollettino di guerra: le banche di Palermo dall’inizio dell’anno hanno subito ben nove rapine per un bilancio di oltre trecento mila euro. A lanciare l’allarme la Fabi, la federazione autonoma dei bancari italiani che ha comunicato le rapine fatte al Banco di Sicilia,a cadenza settimanale, escludendo i giorni fetsivi, un dato allarmante perché spesso viene messa in pericolo l’incolumità dei dipendenti e dei clienti, sottoposti a sequestro per lunghe ore e rischiando la vita. I responsabili della Federazione chiedono allora un vertice sulla sicurezza investendo in un considerevole aumento delle forze armate. “Occorre – spiega Gabriele Urzì della Fabi- che le forze dell’ordine, che quotidianamente fanno miracoli, siano messe nelle condizioni di fronteggiare l’emergenza rapine”. Il primo colpo a gennaio è stato fatto alla banca di Casteldaccia, per un bottino di 86 mila euro. Il 19 gennaio nella filiale, 56, di via Oreto la rapina è stata di 270 mila euro con il sequestro di quattro dipendenti. L’ultima alla filiale 10 di via Libertà, nel salotto buono di Palermo, due uomini a volto scoperto sono entrati nell’edificio e approfittando dell’assenza di folla hanno scavalcato il bancone e hanno incassato 5 mila euro. La filiale non è dotata di servizio fisso di guardie giurate.
Il 13 febbraio ci sarà un vertice in Prefettura per discutere delle misure da prendere per fronteggiare l’emergenza rapine.
Federica Puglisi