Fuori pericolo i bimbi estratti dall’auto nel canale

LIBERTA' di martedì 27 febbraio 2007 > Provincia

Casale, fatale al papà l'asfalto bagnato in curva. Forse la salma sarà trasportata in Marocco

CASALPUSTERLENGO – Forse tornerà in Marocco la salma di Haida Salah, l'uomo di 39 anni originario del Nord Africa annegato nella notte tra sabato e domenica in seguito ad un'uscita di strada con la sua vettura. La tragedia che ha colpito la Bassa nelle scorse ore poteva essere ben peggiore, se la prontezza di una guardia giurata e di alcuni carabinieri non avesse sottratto dalla stessa orribile fine anche i due figli e la moglie di Haida.

I bambini, di 5 e 13 anni, sono ancora ricoverati all'ospedale di Lodi, ma fortunatamente il quadro clinico volge decisamente al bello: le condizioni più preoccupanti riguardavano il più piccolo che, quando è stato estratto dall'abitacolo dell'auto, aveva già ingerito una consistente quantità di acqua.

Trasportato all'ospedale Maggiore di Lodi, il bambino era stato considerato in prognosi riservata, anche se già nella giornata di domenica si era appreso del miglioramento delle sue condizioni. Per il padre ogni tentativo di aiuto è stato vano: quando i soccorritori sono riusciti ad estrarlo dall'automobile, ormai non respirava più. A quanto si apprende, la famiglia ed alcuni parenti stanno valutando l'opportunità di trasferire la salma di Haida nel Paese d'origine: a rendere complicata l'operazione ci sarebbero i costi, sicuramente elevati.

Ci si interroga anche sul futuro della famiglia, che improvvisamente si viene trova senza la sua fonte di sostentamento. A Cavenago d'Adda, pochi chilometri a sud di Lodi, dove risiedono, i Salah sono giudicati brave persone: la moglie Fatima, trentatreenne, veniva spesso vista in paese mentre accompagnava i figli a scuola e sebbene non desse grande confidenza non mancava di salutare gli altri genitori. Come spesso succede alle famiglie di extracomunitari, però, i rapporti verso l'esterno non erano molto fitti, ed infatti a Cavenago la maggior parte degli abitanti non conosceva l'uomo che ha perso la vita. Il parroco, don Giampiero Marchesini, preferisce chiudersi in un rispettoso riserbo e non commenta l'accaduto.

Intanto, i carabinieri di Casalpusterlengo hanno ricostruito la dinamica dell'incidente, che non presenta elementi di particolare sorpresa: l'uscita di strada non è stata causata da una distrazione o da malore, ma semplicemente da una curva presa troppo velocemente.
Il tracciato della strada provinciale 22 è tortuoso e stretto, con alcune curve particolarmente impegnative. Il tratto è scarsamente illuminato, inoltre all'ora del tragico incidente pioveva, cosa che ha ridotto ulteriormente la visibilità e reso l'asfalto scivoloso.
Si apprende anche che i gesti di coraggio per strappare dalla morte l'intera famiglia marocchina sono stati numerosi: oltre a Giulio Codazzi, la guardia giurata di Vittadone arrivata per prima sul posto, anche due carabinieri della stazione di Casalpusterlengo non hanno esitato a lanciarsi nelle gelide acque della roggia. Altre persone che con il passare dei minuti raggiungevano la riva del fosso si sono a loro volta prodigate nel portare aiuto.

Paolo Migliorini

Fuori pericolo i bimbi estratti dall’auto nel canaleultima modifica: 2007-02-28T12:18:24+01:00da sagittario290