13/02/2007
AEROPORTO VENEZIA, 19/2 SCIOPERO ADDETTI SICUREZZA
Le Segreterie Provinciali di Filcams CGIL, Fisascat CISL, Uiltucs UIL e UGL, unitamente alle RSU della Società Save Security, dichiarano lo sciopero per il 19 Febbraio 2007 dei dipendenti addetti alla sicurezza aeroportuale. La vertenza e la dichiarazione dello sciopero viene dopo il tentativo fallito di conciliazione prodotto con la società come previsto dal CCNL del settore della Vigilanza Privata, che non ha rimosso i punti di criticità della vertenza. Le ragioni che hanno spinto le Organizzazioni Sindacali ad indire la protesta sono da ricercare nella indisponibilità della Società ad attuare un confronto costruttivo che rimuova la mancata attuazione da parte dell’azienda di alcuni aspetti del precedente contratto integrativo che ha notevolmente appesantito il lavoro degli addetti alla sicurezza di Save Security per la difficile gestione emersa dei turni e dei riposi. Le Organizzazioni Sindacali hanno presentato una proposta di contratto aziendale, che pur muovendosi nel solco delle intese del protocollo di Luglio 1993, per la parte del salario variabile, sono intervenute con proposte di merito, per correggere alcune distorsioni prodotte dalla azienda sul meccanismo delle turnazioni e degli orari e indicando soluzioni sulle flessibilità derivanti dal flusso dei passeggeri e dei voli per i periodi di bassa e alta stagione turistica. Oramai, dopo numerosi incontri con la Direzione di Save Security, le posizioni rimangono distanti sui nodi di fondo della Organizzazione del Lavoro , pur avendo il sindacato aperto ad alcune richieste della azienda sulle deroghe espresse dal recente CCNL del settore della Vigilanza Privata, pregiudizialmente richieste e poi ritenute non necessarie dalla Società, perché non in grado di valutarne i costi. Le Organizzazioni Sindacali, esprimono preoccupazione e neanche una malcelata irritazione nei confronti di una delegazione aziendale, che ingessa per molto tempo la trattativa su un punto importante della piattaforma, senza avere neanche la capacità di valutare indirizzi e costi e produrre di conseguenza proposte di mediazione e di merito per favorire una fase di intese senza dover necessariamente arrivare ad indire lo sciopero. La responsabilità di questa fase di stallo è unicamente addebitabile a dei comportamenti irrituali ed evidentemente non attenti ai disagi che necessariamente si produrranno nei confronti dei passeggeri degli scali di Venezia e Treviso.