L’allarme di Reggiolab: in via Paradisi droga, violenza e degrado

La denuncia dei residenti: risse, prostituzione e dormitori abusivi nei condomini

REGGIO EMILIA (12 gen. 2007) – Risse, droga, prostituzione, degrado e locali condominiali usati come dormitori. E' questo l'impressionante quadro delineato dai giovani di Reggiolab, che su denuncia di alcuni cittadini hanno perlustrato durante la notte via Paradisi.

Il comunicato integrale del gruppo giovani di Reggiolab:
"Caro sindaco, circa un mese fa , dopo l'incontro al Mauriziano con i cittadini della Circoscrizione 6 abbiamo ricevuto un paio di lettere da parte degli abitanti di Via Paradisi. I residenti, che ci hanno sistematicamente fornito nomi e numeri di telefono denunciavano continue risse notturne fra clandestini africani, spesso dovute dall'abuso di alcool associate all'uso di sostanze stupefacenti, regolarmente seguite da disordine e atti di vandalismo all'interno dei palazzi. Questi palazzi sono in parte di proprietà dell'Acer (circa 40 tra via Turri e via Paradisi senza contare i garage) e in parte di proprietà di privati che hanno fatto sacrifici per comprare casa e fino a 2 lavori al giorno.
Il motivo della proliferazione e della prosecuzione nel tempo di questi episodi (che durano ormai da parecchi anni) è dovuto a un supermercato di prodotti tipici africani, sito al civico 14 sotto l'ultimo palazzo, che senza licenze vende alcool di ogni tipo e senza permessi sanitari ne cucine offre a chiunque di loro si presenti pasti  caldi anche dopo l'orario di chiusura.
Increduli per quanto letto, e spinti dalla curiosità, una sera abbiamo deciso di verificare personalmente  la realtà di questa via.
Arrivati sul posto abbiamo assistito ad un intenso via vai di macchine, insolito per una via residenziale che inoltre e chiusa. C'erano file di macchine parcheggiate ovunque, almeno uno di loro agli angoli delle strade che controllava la zona. Gente in macchina con il motore acceso che aspettava chissà cosa o chissà chi, bande di giovani incappucciati che percorrevano avanti e indietro i portici, altri che entravano e uscivano dalle palazzine, qualche spacciatore che vedendoci ci ha fermato e ci ha chiesto se eravamo interessati a comprare della droga, chi bivaccava davanti al supermercato con bottiglie di birra, chi fumava dubbie sigarette, chi urinava indisturbato e impunito sotto i portici  e chi al nostro passaggio si nascondeva o se ne andava via. Come se non bastasse in quella via e nelle vie vicine abbiamo incontrato anche alcune prostitute, ma sempre e solo gente africana. Abbiamo inoltre individuato un'intensa attività di spaccio di droga anche all'interno della lavanderia ma non è stato possibile fare fotografie.
Chiamato col telefonino uno dei residenti (era impossibile citofonargli perché sui campanelli non vi sono i nomi) che ci aveva scritto, siamo entrati nelle palazzine.
Cercando e di non dare nell'occhio abbiamo iniziato la nostra ispezione e fotografato il più possibile.
"Qui gli italiani alla sera non escono più" ci ha spiegato il signor G, che per riservatezza chiameremo d'ora in avanti nel nostro racconto così; "qui ormai è tutto loro"; per salire ai piani superiori abbiamo dovuto usare le scale perché qualche ignoto la sera prima aveva rotto l'ascensore. Chi se lo può permettere ha messo la porta blindata racconta il signor G, gli altri hanno una porta normale con evidenti segni di scassinatura. Come potete vedere ci sono rifiuti ovunque, qualcuno urina qualcuno vomita qualcunarto sputa o spegne le sigarette sul pavimento e nessuno ci pulisce. Salendo le scale sentiamo delle urla in una lingua che non è italiano, provenienti dall'interno di un appartamento. Sui pianerottoli dei vari piani davanti le porte di casa vediamo carrelli della COOP Reggio Est.
Arrivati al piano dove si era bloccato il montacarichi, troviamo sul pavimento della strana polvere bianca, forse cocaina e una siringa sotto dei fazzoletti, anche nell'ascensore nella cavità dei neon vi sono fazzoletti, carta stagnola e siringhe.
Il  senso di insicurezza e invivibilità lo avvertiamo agli ultimi piani: oltre alla porta blindata qualche residente ha fatto montare anche un cancello blindato. Qui alla notte non riusciamo a dormire racconta il signor G, siamo svegliati dalle urla e talvolta dal suono del campanello della nostra porta.
Chiediamo di vedere le cantine e i garage, la risposta è un no secco.
Il signor G ci spiega che solo di giorno vi si può accedere, la sera è pericoloso. Telefonicamente contattiamo il signor A e il signor V di un palazzo vicino che ci hanno scritto e fornito il recapito e l'indirizzo, anche loro ci aspettano desiderosi di spiegarci e farci fotografare quello che succede all'interno del suo palazzo. Appena entrati notiamo come in tutti quei palazzi, montagne di posta ancora sigillata non consegnata (bollette, estratti conto,  buste delle agenzie delle entrate e della sanità) cassette delle lettere spaccate e senza nomi.
Nel sottoscala di questa palazzina c'era uno di loro, un senza tetto che dopo aver incatenato la bici alla ringhiera e aver bevuto qualche birra si era messo a dormire sul pavimento avvolto in una coperta.
Nell'ascensore troviamo ancora siringhe e sporcizia. Anche qui dentro ci spiega il signor A c'è gente balorda, un "marasma a tutte le ore", gente che urla o intrattiene comizi sui pianerottoli, porte che sbattono e scatoloni con all'interno vestiti.
Le spese per la manutenzione sono a carico dei pochi cittadini italiani rimasti, come le spese condominiali racconta il signor V. Non facciamo in tempo ad aggiustare le serrature forzate che nuovamente vengono spaccate.
L'amministrazione condominiale non riesce più a gestire la situazione e sta pensando di abbandonare le palazzine, "siamo in causa con tutti". I pochi operai che accettano di fare i lavori approfittano della situazione e ci presentano conti altissimi (500 euro per cambiare la cassetta della scarico del wc, 12000 Euro per  cambiare le serrature delle cantine, più di 1000 euro per rifare l'intonaco e ridipingere il soffitto di una camera in un appartamento dove vi si era infiltrata dell'acqua per una perdita dal piano di sopra 4000euro per istallare un cancello all'ingresso dei garage, 1700 euro per bonificare le cantine).
E la cosa più sconcertante è che nessuno prende in mano la situazione. Dentro un ripostiglio al piano terra c'era uno che dormiva con un coltello a serramanico in mano. La stanza sala giochi che dovrebbe servire per le riunioni condominiali e per far giocare i bambini è un dormitorio, vi sono materassi e biciclette rubate. Il signor A ci racconta che le cantine sono depositi di bici e motorini rubati, e sotto dai garage ci sono due auto rubate ferme e abbandonate da un sacco di tempo che nessuno porta via.
In questa palazzina abitano anche un paio di prostitute che hanno provveduto a mettere sui campanelli delle sigle o delle cifre per farsi riconosce dai clienti.
Nel cortile su una delle piante fra i rami vediamo un materasso piovuto ch'issa da dove e poco dopo, sorprendiamo un paio di loro con un materasso in mano (sono le dieci di sera, forse qualcuno va già a dormire).
Qui la polizia non controlla più la zona, e quando lo fa arriva con i lampeggianti e le sirene accese e tutti scappano.
I poliziotti di quartiere si limitano a controllare i documenti dei pochi che ne sono provvisti.
La notte di San Prospero è stata distrutta una macchina del ministero degli interni; abbiamo chiamato più volte ma nessuno è venuto. Sono arrivati il giorno dopo. Molte di queste telecamere che hanno installato non funzionano e non vengono ripristinate, le poche funzionanti non vengono controllate. Manca la persona fisica che si metta davanti ai monitor e dia l'allarme. Quando le forze dell'ordine vengono nella via, lo fanno sempre e solo con pattuglie e con agenti in divisa, mai con auto civetta e agenti in borghese.
"I vigili non vengono e nella via fatichiamo a far spostare le macchine che intralciano il passaggio, anzi dobbiamo stare attenti a parcheggiare le nostre. Potremmo trovarle danneggiata".
Questa versione viene confermata dal signor G e dal signor V che ci dicono che non potendo più parcheggiare nei garage ogni sera son costretti a cambiar parcheggio.
La mattina alle 5 quando esco di casa per andare a lavorare trovo sul pianerottolo qualcuno che dorme, qualche ubriaco o qualcuno che sta male racconta il signor A; un paio di volte ho dovuto provvedere io stesso a mandar fuori uno spacciatore molesto che per reazione mi ha insultato e  mi ha scagliato addosso un bottiglia di vetro.
Io ho dovuto armarmi e giro con questo, dice il signor A e ci mostra un coltello serramanico simile a quello del barbone che dormiva.
Non esito a puntarlo a chiunque infastidisca me o la mia famiglia.
Questa cosa ci fa riflettere: la polizia non interviene e i cittadini per difendersi e sono costretti ad armarsi.
Il giorno dopo abbiamo incontrato gli amministratori di questi condomini che ci hanno confermato l'esistenza dei problemi e hanno inoltre aggiunto: non riusciamo più a farci aprire la porta dai nostri inquilini abbiamo perso il controllo. Avevamo introdotto un servizio di vigilanza notturna ma poco efficace e molto costoso infatti poco dopo su richiesta del capo delle guardie giurate abbiamo dovuto sospenderlo, due guardie non erano sufficienti c'è ne voleva una terza che restasse a controllare la macchina e desse l'allarme alla centrale. Le guardie inoltre, venivano presi a spintoni e rischiavano, avventurandosi per le cantine e i garage, che gli venisse sottratta la pistola dalla fodera.

All'interno delle cantine ci sono delle cucine a bombola gpl, una di queste è stata adibita a bagno.

Non intervengono neppure i vigili che hanno una sede distaccata a pochi metri, non sono dotati di manganello ne sono previsti per loro  corsi di autodifesa gratuiti o agevolati.
Spesso abbiamo visto alcuni di loro messi in difficoltà da questi balordi. Se noi siamo 10 loro sono 20, se noi siamo 20 loro sono 30; vincono sempre loro, sono sempre di più. Vengono da tutte le parti, vengono qua perché nessuno li controlla e nessuno li manda via. Vengono qua perché hanno capito che riesco a vivere senza pagare l'affitto e/o trovano chi li ospita e in qualche modo riesco a cavarsela.
Che in alcuni di questi appartamenti viva più gente del dovuto si può notare dalla quantità dei panni stesi sui balconi e dalla mole di rifiuti sparsi ovunque.
Bisogna che l'Acer e il Comune mettano nei contratti delle regole ben precise di conduzione di questi appartamenti e facciano regolari ispezioni negli stabili. Occorre un intervento dell'Ausl per controllare le licenze di questi esercizi; e lo stato igienico in questi appartamenti. I residenti richiedono un intervento delle forze dell'ordine per l'arresto degli spacciatori che lavorano indisturbati nella zona giorno e notte.  Vanno disinfettate le cantine e i garege, chiusi con cancelli gli accessi a questi ultimi.
Fin qui le problematiche che abbiam potuto toccare con mano e che ci son state riferite dagli abitanti della zona.
Chiunque voglia conoscere tutta la situazione e leggere l'articolo per intero lo può fare sul sito di ReggioLab: www.perreggio.it
Vogliamo ora rivolgerci direttamente alla persona del Sindaco Graziano Delrio che attraverso il voto popolare è stato indicato come la  persona chiamata a risolvere i problemi di sicurezza della zona attraverso l'assessore competente su questi temi.  
Signor Sindaco, non ci dica che non era a conoscenza di questi fatti e che non ha mai ricevuto richieste di aiuto da questa gente.
Abbiamo raccolto una serie di lettere indirizzare alla Vostra attenzione, al Signor Questore, all' AUSL e ad altre istituzioni locali.
Signor Delrio le suggeriamo anzi la invitiamo vivamente una di queste sere di farsi un giretto per via Paradisi per accertare la veridicità del nostro racconto.
Le liste Civiche Laboratorio Baldi per Reggio e Gente di Reggio hanno già formato un gruppo di lavoro per risolvere il problema. A breve presenteremo un progetto. Nei prossimi giorni presenteremo una mozione tramite i nostri consiglieri nella Circoscrizione e in Comune."
L’allarme di Reggiolab: in via Paradisi droga, violenza e degradoultima modifica: 2007-01-13T12:13:12+01:00da sagittario290