PADOVA
Sabato, 13 Gennaio 2007
Rubano
Esasperazione. Solo questa parola può descrivere lo stato d'animo dei titolari dell'Hilary Kafè finito nella notte tra giovedì e venerdì ancora una volta nel mirino dei malviventi. Dopo la spaccata del 4 febbraio 2006, il furto alle dispenser delle sigarette sempre del 21 febbraio e la recente spaccata della vetrina principale del 25 settembre 2006, i ladri sono tornati a far visita al noto bar. E questa volta sono arrivati "armati" di due pesanti tombini. Per i titolari del bar, certi di aver reso quanto meno più difficili le spaccate con la posa di alcuni robusti piloni di cemento a difesa delle vetrine, l'amara sorpresa. L'allarme è suonato alle 2 di venerdì mattina. A correre sul posto, oltre agli stessi titolari, anche un'auto della vigilanza privata ingaggiata dal bar. Una manciata di minuti prima un paio di malviventi con il volto coperto da un passamontagna erano arrivati davanti al bar a bordo di una monovolume. I due, ripresi dalle telecamere a circuito chiuso istallate dal bar, hanno poi aperto il bagagliaio dell'auto, preso due pesanti tombini e sfondato la vetrina del locale.
Appena aperto un varco si sono poi dati ad una vera e propria razzia. A finire nei sacchi dei ladri sono state infatti stecche di sigarette di ogni marca, ricariche telefoniche, valori bollati e qualsiasi oggetto potesse avere un valore agli occhi dei malviventi. Il tutto per un bottino che stando ad una prima stima potrebbe ammontare a 10 mila euro. Quando l'auto della vigilanza è arrivata sul posto la banda aveva appena finito di caricare l'auto e stava sgommando davanti al bar. Subito la vigilanza si è buttata all'inseguimento ma sfortunatamente dopo pochi chilometri è stata seminata nelle intricate stradine residenziali di Villaguattera. L'agente, come ha raccontato più tardi ai carabinieri, ha detto che entrambi i ladri indossavano un passamontagna. Inenarrabile lo stato d'animo dei titolari del bar costretti ogni quattro, cinque mesi ad acquistare vetrate nuove e a spendere quattrini per mettere in sicurezza il negozio.
Riccardo Bastianello