03-01-2007
Cronaca: Assalto ad un portavalori,vigilantes ferito
Puntavano al ‘bersaglio grosso’, ma non ci sono riusciti. Si sono ‘accontentati’ di ‘soli’ 19mila e passa euro contro i circa 500mila trasportati
Puntavano al ‘bersaglio grosso’, ma non ci sono riusciti. Si sono ‘accontentati’ di ‘soli’ 19mila e passa euro contro i circa 500mila trasportati da quel furgone portavalori. Una massa di denaro sulla quale pensavano di poter allungare le mani. Banditi armati fino ai denti e pronti a tutto, anche a sparare. L’hanno fatto, ferendo, per fortuna in modo non grave, una guardia giurata de “Il Poliziotto notturno”. Non lo dimenticherà tanto facilmente, questo inizio 2007, Michele Iannelli, quarantotto anni, di Ponte, raggiunto al torace e ad un braccio dai pallini di una fucilata. Deve la vita al giubbotto antiproiettile. Sotto choc anche il suo collega, Antonio Palma, di Fragneto Monforte, al quale hanno strappato il plico con i soldi destinati all’ufficio postale. Gli altri, invece, li ha messi al sicuro Emilio Zollo, di Roccabascerana, che era alla guida del mezzo. E’ accaduto ieri mattina a Vitulano, teatro di un assalto in piena regola compiuto da un commando. I fatti, secondo una prima ricostruzione.
Sono le 8,20 quando il blindato de “Il Poliziotto notturno”, reduce dalle consegne a Torrecuso, Paupisi e Foglianise, supera il cancello delle Poste di Vitulano. Il veicolo si ferma a circa sei metri da un altro cancello che dà su un accesso laterale all’ufficio, di solito utilizzato dai dipendenti, a quell’ora già al loro posto di lavoro. A bordo del mezzo ci sono tre vigilantes: Zollo è al volante, il primo a scendere è Iannelli, immediatamente seguito da Palma, che ha in custodia la busta da recapitare. Si avviano verso la porta d’ingresso ai locali, percorrono pochi metri, poi si trovano di fronte sette, forse addirittura otto malviventi – non tutti hanno il volto coperto da passamontagna – muniti di fucili a canne mozze e pistole. Sono lì già da alcuni minuti, se ne sono stati nascosti in attesa delle vittime. Sono penetrati nell’area dopo aver rotto un lucchetto posto a protezione di un varco posteriore, pedonale, che si apre su un giardino. I rapinatori minacciano la guardia giurata che ha i soldi, Antonio Palma, lo fanno stendere a terra, pancia in giù. Lo costringono a restare in quella posizione, gli tengono un piede sulla schiena e si impadroniscono della sua pistola e del sacchetto con 19mila e 400 euro. L’altro vigilantes – Michele Iannelli – impugna la pistola ed accenna ad una reazione. Uno dei banditi lo nota ed urla ai complici di far fuoco contro di lui. Parte una fucilata che centra il quarantottenne, la sua arma scivola a qualche metro di distanza e verrà poi recuperata. Sono momenti di terrore. L’autista del furgone attiva i sistemi di allarme antirapina, innesta la retromarcia e, nonostante l’inseguimento dei malviventi, fugge a gran velocità, rifugiandosi, su indicazione della centrale operativa dell’istituto di vigilanza, presso la stazione dell’Arma di Cautano. I banditi si allontanano in gran fretta, nel giro di qualche minuto la zona è ‘invasa’ dalle pattuglie dei carabinieri della compagnia di Montesarchio e del Reparto operativo del comando provinciale. Scattano le ricerche, ma degli autori dell’azione criminosa non c’è più traccia. Sono spariti nel nulla. Michele Iannelli viene soccorso e trasportato da un’ambulanza all’ospedale Fatebenefratelli, dove viene ricoverato. Provvidenziale il giubbotto che indossava, le lesioni all’emitorace, al braccio ed all’avambraccio destro vengono giudicate guaribili in dieci giorni. I militari ascoltano sia lui che i suoi colleghi, gli impiegati dell’ufficio postale ed una serie di residenti nella zona. Un lavoro che va avanti per ore con l’obiettivo di acquisire ogni elemento utile all’individuazione dei responsabili. Personaggi senza scrupoli, protagonisti di un episodio che, quanto a modalità, rappresenta una novità assoluta nella nostra provincia.