ADN Kronos – Sab 16 Dic
Torino, 16 dic . (Adnkronos/Ign) – Due fratelli italiani 40enni e pregiudicati sono stati fermati questa mattina dai carabinieri della compagnia Oltre Dora di Torino con l'accusa di violenza sessuale e sequestro di persona nell'ambito dell'inchiesta sulla scomparsa di Amina, la 17enne marocchina sordomuta che martedì mattina aveva fatto perdere le sue tracce, per essere ritrovata due giorni dopo. Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, coordinati dal pm Cristina Bianconi, la ragazza era scappata perché non voleva più andare a scuola, sentendosi emarginata e presa in giro in quanto extracomunitaria. Poi, la sera di martedì, mentre dormiva su una panchina a Moncalieri, alle porte di Torino, è stata avvicinata dai due uomini, che l'hanno convinta a seguirli nel loro appartamento, poco lontano.
Nella giornata di ieri la ragazza è stata interrogata a lungo e ha rivelato con molta difficoltà alcuni particolari, come la fermata d'autobus dov'era scesa, che hanno permesso ai carabinieri di individuare l'appartamento in cui la è stata tenuta. Anche sull'alloggio e sulle persone che erano all'interno la giovane ha fornito elementi utili, che hanno portato appunto al fermo dei due uomini. Dall'alloggio Amina è poi riuscita a fuggire e dopo aver girovagato per ore, a piedi e con i mezzi pubblici, è arrivata a Settimo Torinese, dov'è stata ritrovata da una guardia giurata che ha avvisato i carabinieri. Gli accertamenti clinici hanno comunque escluso lo stupro, ma a quanto sembra la ragazza avrebbe subito qualche forma di abuso. Gli accertamenti sono comunque ancora in corso, anche per individuare eventuali responsabilità di altre persone, e al momento i due fermati non sono ancora stati interrogati. Una vicenda delicata e difficile, quella di Amina, che dopo essersi allontanata volontariamente, abbandonando alla fermata dell'autobus, come gesto di ribellione, lo zaino che per lei rappresentava la scuola, è finita nelle mani dei due malintenzionati.
(Adnkronos)