Rapine, patto delle banche con il prefetto


UDINE

Giovedì, 30 Novembre 2006

Videosorveglianza, sistemi di protezione, banconi blindati, rivelatori biometrici e cassaforte a tempo per combattere la criminalità

Rapine, patto delle banche con il prefetto

Ventotto istituti di credito della provincia si attrezzeranno con sistemi di sicurezza più sofisticati

Il patto è impegnativo. È stato firmato in Prefettura, sottoscritto al termine di un seminario sulla sicurezza organizzato dall'Associazione bancaria italiana e costituisce un «protocollo d'intesa per la prevenzione della criminalità» nelle banche della provincia di Udine. Sono 28 gli istituti di credito che si sono impegnati a collaborare con le forze dell'ordine. Lo faranno garantendo maggior dialogo, segnalando i movimenti sospetti e le situazioni a rischio. Fornendo tutti i numeri telefoni dei responsabili delle filiali, ma anche – e soprattutto – dotandosi di sistemi di sicurezza più sofisticati ed efficaci. A partire dalle bussole con il metal detector per intercettare banditi armati.

Nel protocollo si parla anche dell'installazione di rivelatori biometrici (riconoscono il cliente dall'impronta digitale). Di guardie giurate . Di sistemi di videosorveglianza moderni, in grado di garantire videoregistrazioni di qualità, di allarmi antirapine. Le banche si impegnano anche a dotarsi di banconi blindati di casseforti a tempo. Di sistemi di protezione perimetrale, vale a dire telecamere esterne, ed eventualmente allarmi volumetrici che segnalano le intrusioni notturne. Previsto anche l'utilizzo di mazzette "civetta", che macchiano le banconote in caso di rapina, e l'introduzione della tracciabilità delle stesse. Da parte degli istituti di crediti ci deve essere poi l'impegno a provvedere alla manutenzione della misure di sicurezza.

Rapine, patto delle banche con il prefettoultima modifica: 2006-12-01T11:40:57+01:00da sagittario290