Assalto a portavalori: presi i killer della guardia giurata

08/12/2006

Assalto a portavalori: presi i killer della guardia giurata

Il 2 novembre nel Lodigiano ferirono tre addetti alla sicurezza: Enrico Morandi morì in ospedale

FLAVIA MAZZA

Altro che riabilitazione. Si erano conosciuti in carcere alcuni dei componenti della gang accusata di rapine ai furgoni portavalori – compreso l’assalto da Far west che il 2 novembre scorso nel Lodigiano costò la vita alla guardia giurata Enrico Morandi – che la polizia ha finalmente assicurato alla giustizia. La maxi retata è scattata l’altro ieri alle 16.15 a Corbetta, nel parcheggio del Mc Donald’s e ha impedito alla banda di mettere a segno un altra rapina in provincia di Milano. Tutto grazie al lavoro della Polizia di Novara in stretta collaborazione con gli investigatori di Milano e Lodi, con il coordinamento del Servizio centrale operativo della Direzione centrale anticrimine. Finiranno a processo Giannino Agatino del ’63, Edoardo Atzeni del ’58, Mario Di Domenico del ’57, Giuseppe Savister del ’55, Pesalento Renzo, ’55, Maurizio Magistrelli del ’61 considerato il capobanda, Annibale Caro Giovanni del ’59, Renzo Di Salento del ’55, Secondo Borghi del ’55 e Giampapolo Mantovani del ’56. Residenti tra Milano, Modena, Novara, Varese, Catania: insomma facevano l’unità d’Italia e, probabilmente, solo il carcere avrebbe potuto unirli.
Avevano già agito, in formazione completa o parziale, il 30 novembre 2002 nell’assalto ad un furgone a Moncivello, in provincia di Vercelli. Poi il 5 aprile 2003 nella tentata rapina ad un altro furgone a Novara, in via Vanvitelli. Ed è qui che perse la vita uno dei partecipanti al colpo andato a vuoto: Valuto Sciara. Blitz successivo di cui sono accusati è quello di Rivarolo Canavese, il 22 novembre 2003 ma anche il colpo di Cressa del 3 dicembre 2004, quando si volatilizzano 2 milioni di euro. Nel 2006, poi, la tentata rapina di Vicolungo, nel Novarese e il 2 novembre scorso a Lodi con il tragico epilogo. Un’agenda fitta di appuntamenti, insomma, è quella che viene contestata a questi arrestati. Nel corso delle perquisizioni sono state sequestrate, in un garage di Corbetta, la santabarbara della banda, 5 fucili automatici, un mitra AKR, 4 pistole Beretta, 1 revolver Smith & Wesson, 1 fucile a pompa, munizioni varie, tre flessibili per l’apertura dei blindati, 4 giubbotti antiproiettile, seghe circolari e bottiglie incendiarie per distruggere le auto dopo ogni colpo in modo da non lasciare tracce. Più cinque auto (delle quali due rubate) e un furgone, Ford Daily cassonato ribaltabile. Tra le armi sequestrate anche quella della guardia giurata uccisa nel corso della rapina commessa nel mese di novembre nella provincia di Lodi. Plauso alle forze dell’ordine per l’operazione portata a buon fine è arrivato ieri dal segretario nazionale del Sindacato autonomo vigilanza privata, Vincenzo Del Vicario: «Esprimiamo gratitudine alla polizia per la tempestività e la determinazione con la quale hanno agito a tutela delle guardie giurate e dell’intera collettività». Mauro Rossi, capogruppo della Lega in consiglio provinciale che aveva organizzato tanto di fiaccolata proprio per ricordare la guardia giurata deceduta a Lodi, ieri ha commentato così l’operazione di polizia: «Questi sono degli squallidi assassini. Se si accerterà con processo che sono stati loro, vogliamo la certezza della pena: devono buttare via la chiave. I nove per ora sono accusati di associazione a delinquere e tentata rapina, ma la questura di Lodi sta lavorando per far riconoscere anche le accuse di tentato omicidio, omicidio, rapina e tentata rapina. Questo sarebbe dovuto essere l’ultimo colpo: uno dei componenti della banda aveva già le valigie pronte con destinazione la Romania. Avevano puntato un furgone Mondialpol che sarebbe dovuto partire da Gattico l’altro ieri sera con a bordo un milione di euro. Un loro furgone era già stato parcheggiato all’uscita dell’autostrada di Cormano da 2 giorni: doveva bloccare il blindato della Mondialpol. Ma questi ultimi soldi, anche se li avessero presi, non li avrebbero potuti spendere. Nel Novarese, infatti, in tutti i furgoni, per disposizione della questura, c’è la valigetta esplosiva. Infine, proprio ieri si è saputo anche che c’è un indagato a piede libero di Mondialpol: sarebbe stato proprio lui, dicono gli investigatori, a rivelare date e contenuti dei furgoni blindati circolanti.

Assalto a portavalori: presi i killer della guardia giurataultima modifica: 2006-12-09T11:53:00+01:00da sagittario290