Tutti in fila per il voto dei veleni

GIO 23 NOV 06

Catanzaro. Grande affluenza e scintille ai seggi dopo le polemiche per i presunti brogli
Tutti in fila per il voto dei veleni
Alla Magna Graecia si sono concluse le elezioni studentesche

CATANZARO – Cronache dalla Magna Graecia e dal mondo elettorale studentesco, in subbuglio in questi giorni più che mai. All'alba del secondo ed ultimo giorno di elezioni per il rinnovo delle rappresentanze studentesche in seno agli organi universitari il panorama che si sarebbe potuto profilare in Ateneo all'apertura dei seggi non si prospettava dei migliori, considerati i dissapori del giorno prima. Alle 9 del mattino, con maggiore puntualità rispetto al giorno precedente, si è dato il via alla seconda giornata di votazioni. «Oggi – giungeva voce dai seggi- tutto si farà con più ordine e regolarità: sono stati consegnati ai vari seggi i verbali delle elezioni ed il decreto rilasciato dalla commissione elettorale, dunque ci sarà più competenza».
«A questo ci si doveva pensare prima», la risposta immediata degli studenti, esausti dai mille cavilli loro opposti e dalle file in segreteria per ottenere certificati d'iscrizione rivelatisi, spesso, inutili. Ma quel che di buono c'è stato, è che il polverone sollevato dagli studenti a seguito degli avvenimenti incresciosi che hanno caratterizzato sin dal principio queste elezioni, ha attirato molti più votanti di quanti se ne potessero pensare. Chi per curiosità, chi per spirito di contraddizione, chi per vincere una scommessa con se stesso e una battaglia contro l'Ateneo che ha impedito ai più il diritto al voto, decine di elettori hanno popolato i seggi, che hanno registrato un picco massimo di affluenza attorno alle 11 del mattino, per poi ricadere nel silenzio più assoluto, quando ad appena un'ora dalla chiusura delle elezioni si è deciso di far mettere gli studenti in attesa di votare in fila, con tanto di guardie giurate a tenere l'ordine. «Il servizio d'ordine, o c'era dal principio o ha la valenza di un servizio di disordine», questo il commento dei più esasperati, bloccati a mezzogiorno alle porte dell'aula preposta al voto. La ciliegina sulla torta, la sfuriata del personale responsabile contro gli operatori delle tv locali, giunti sul posto con la telecamera in spalla e cacciati via «perchè per riprendere occorre un'autorizzazione».
Di fatto si è continuata a rispettare la regola dell' "impedire l'esercizio di voto a tutti coloro che non risultassero negli elenchi ai seggi, i famosi elenchi della discordia, le cui pagine non erano spillate tra loro e non unite dai necessari timbri di congiunzione". Non far votare chi non avesse pagato le tasse universitarie entro il 20 ottobre, a cui niente di più adeguato c'è che la risposta di Concetta Pecoraro, studentessa iscritta al terzo anno della facoltà di scienze giuridiche, anche lei privata del diritto al voto, che ha commentato «è come se in Italia non permettessero di votare a tutte quelle persone che non hanno pagato le tasse in tempo utile…immaginare in quanti voterebbero!».
Criticati anche i criteri utilizzati dai diversi seggi per annullare le schede. Nell'edificio delle bioscienze l'urna contente le schede per il cda Ardis si sia aperta durante il trasporto lasciando cadere le schede: era stata mal sigillata?
Tra gli animi turbati, desiderosi di contestare, ma nel contempo sommessi dalla tristezza per uno scandalo così grave, quelle dei vari candidati alle liste numero 2, 5 e 6, che hanno provveduto a far protocollare in Ateneo un proprio comunicato, indirizzato a quante più autorità possibili e intriso del sentimento di delusione nei confronti dei loro stessi colleghi o di chi ha provveduto a sollevare un simile polverone.

Tutti in fila per il voto dei veleniultima modifica: 2006-11-24T12:43:01+01:00da sagittario290