TREVISO
Venerdì, 24 Novembre 2006
SINDACATI POLEMICI
Unici "delusi" per non essere stati convocati dal Prefetto nel Comitato per la sicurezza di ieri mattina, i sindacati del settore bancario passano al contrattacco con una polemica che richiama quella dell'assessore vittoriese Barbara Saltini: "Sono quattro anni che chiediamo al Prefetto di essere ricevuti dichiarano Alessio Vascello e Tullio Da Roit della Fiba Cisl e non siamo mai stati convocati. Noi crediamo che solo il lavoratore bancario possa spiegare le dinamiche che scattano in caso di rapina e aiutare a prevenirle. A Verona, i sindacati sono invitati dal Prefetto periodicamente, anche attraverso protocolli comuni: non si sa perchè qui sia diverso".
Tre, secondo Vascello, le questioni da affrontare riguardo al problema rapine: "Non vanno colpevolizzate le forze di polizia che lavorano al meglio con gli organici che hanno. E non vanno colpevolizzate nemmeno le banche: non è vero che non investono in sicurezza. Così i dipendenti, che non possono opporsi ai rapinatori mettendo a rischio la vita". I sindacati, rispetto alla videosorveglianza interna, fanno delle precisazioni: "Siamo favorevoli al fatto che l'occhio sia puntato verso i clienti, ma non verso i lavoratori: si rischia che siano controllati ad ogni movimento. Non ci opponiamo all'uso delle videosorveglianze, ma bisogna discuterne con i sindacati perchè non ci siano abusi". Altra questione spinosa, la quantità di denaro che ogni commesso ha in cassa: "Se uno, quando viene rapinato, ha più denaro di quanto stabilito dalla banca, ne deve rispondere personalmente, e questo non lo riteniamo giusto. Ci sono stati casi in cui la direzione ha contestato al dipendente una violazione disciplinare. Dimenticando che ogni lavoratore che subisce una rapina ne porta i segni, e tanti sono andati in depressione o si sono ammalati dopo aver elaborato ciò che era accaduto".
Una proposta concreta per i piccoli commercianti è arrivata da Mirco Ceotto, segretario provinciale della Fisascat Cisl: "La sicurezza per chi non ha grandi attività costa molto. Costa la guardia giurata , costano le cassaforti a tempo e i portavalori. Allora lanciamo una proposta a Confcommercio perchè si attivi a stipulare convenzioni con chi produce sistemi di sicurezza perchè costino meno al commerciante o perchè stimoli i piccoli imprenditori a consorziarsi per assumere una vigilanza a ridosso dell'orario di chiusura".
Nel 2005, in Veneto, c'è stato un calo generale dell'11,4\% del numero di rapine in banca. In media, su 100 sportelli 6,9 sono stati oggetto di rapina, per un bottino medio di 16.658 euro.
Serena Masetto