Intossicata una guardia giurata addetta alla vigilanza. Trasportata al San Giovanni: non è grave

ROMA

Giovedì 2 Novembre 2006

Intossicata una guardia giurata addetta alla vigilanza. Trasportata al San Giovanni: non è grave

di MARCO DE RISI

Ancora paura sui binari. Una nube densa e acre si sprigiona dalle grate sotterranee e invade via Appia. La gente fugge con le mani sulla bocca per non respirare il fumo che aveva invaso le gallerie. Le sirene dei vigili del fuoco e dei carabinieri arrivati in forze.
Sequenze allarmanti e piene di tensione quelle di ieri mattina nel sottosuolo di una stazione della metro a causa di un principio d'incendio. Questa volta a essere invasa dal fumo e da qualche fiammata sono state le gallerie della fermata "Ponte Lungo" a poca distanza da piazza Re di Roma, sulla via Appia. Sia i soccorritori che le persone che erano dentro la metro per un attimo hanno ripensato al disastro di martedì 17 ottobre alla stazione di piazza Vittorio. Ieri, invece, si è trattato solo di un piccolo incendio sviluppato da un corto circuito di un quadro elettrico. È rimasta intossicata una guardia giurata addetta alla vigilanza che è stata trasportata al San Giovanni, non è grave. La stazione "Ponte Lungo" è rimasta chiusa al pubblico per quasi 3 ore per ripristinare alcuni impianti elettrici. Invece i treni sulla linea A non hanno avuto alcun tipo di problema.

Sono le 13.10 quando alla sala operativa del 115 arriva la richiesta d'aiuto dei pompieri dislocati (come in ogni fermata) a Ponte Lungo. Inizialmente sembra una cosa grave. «Presto, presto – dice via radio il pompiere alla centrale – qui c'è tanto fumo, non si vede nulla». I colleghi accorrono in forze. Per fortuna c'è poco traffico, essendo un giorno festivo. I vigili del fuoco arrivano alla fermata sulla via Appia in meno di cinque minuti.
Anche i carabinieri accorrono a sirene spiegate in pochissimo tempo. Tutto bloccato, i passeggeri sotto la metro vengono fatti evacuare dai pompieri che indossano i respiratori.

Perché si è sprigionato l'incendio? In pratica si sarebbe verificato un corto circuito di un quadro elettrico in un locale attiguo al gabbiotto vicino ai tornelli per l'ingresso dei passeggeri. Il locale che ospita i circuiti elettrici non è aperto al pubblico. «Ero nel gabbiotto – ha raccontato la guardia giurata che poi è stata trasportata all'ospedale -. Ho visto del fumo uscire dai locali a pochi metri da me. Ho aperto con la chiave di servizio. A quel punto sono stato investito completamente dal fumo che, nel giro di pochi secondi, ha invaso il primo piano della metro». Per fortuna ieri mattina (proprio perché giorno festivo) nella stazione c'era solo qualche decina di persone. Il fumo poi non è arrivato alla banchina dei treni.

«Ho avuto tanto paura – ha commentato una signora originaria dal Marocco -. Avevo da poco passato l'entrata, quando ho visto quella nube nera che mi circondava. Sono corsa veloce verso l'uscita». I pompieri sono intervenuti con gli autorespiratori e dopo un quarto d'ora avevano già spento le fiamme che si sprigionavano dal quadro elettrico. Per i tecnici della metropolitana si è trattato di rimettere in funzione i circuiti danneggiati che regolano dei servizi secondari come il ripristino della luce d'emergenza. La stazione è stata riaperta alle 15.50.

Intossicata una guardia giurata addetta alla vigilanza. Trasportata al San Giovanni: non è graveultima modifica: 2006-11-03T12:53:24+01:00da sagittario290

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