I sindacati : «A Venezia col traffico di Malpensa ma con metà personale»


NAZIONALE

Domenica, 5 Novembre 2006

LA POLIZIA

Il "battesimo del fuoco" sarà domani per il "bagaglio liquido", ma tra gli addetti ai lavori c'è più di qualche preoccupazione. E in prima linea – è quasi il caso di dirlo – ci sono proprio i poliziotti che controllano o coadiuvano le attività di verifica dei "security service" di cui sono dotati i vari aeroporti del Nordest. Ma non c'è da stare allegri. I sindacati di categoria degli agenti di polizia non nascondono le loro preoccupazioni.
«Da molti anni i controlli ai varchi di sicurezza – attacca Franco Maccari, segretario generale del sindacato indipendente Coisp – sono effettuati da particolari guardie giurate , non dai poliziotti. Ma ora se aumentano le richieste di sicurezza devono aumentare anche gli investimenti per la Polizia di frontiera. La Polizia di Stato, invece, fa i conti con un organico molto ridotto per la mancanza di assunzioni, per avere in dotazione mezzi particolarmente vecchi e che non vengono rimpiazzati, ma anche per la scarsità di risorse stanziate. Come agenti cerchiamo di sopperire alle carenze con la professionalità e l'impegno, ma i rischi sono tanti. Come si potrà contemporaneamente sorvegliare le strutture e i passeggeri? Non potrebbe essere proprio questo il momento migliore per un attentato?». Michele Dressadore, segretario regionale del Sap, il sindacato autonomo di Polizia, non si discosta molto dal suo collega. «L'11 settembre 2001 – sbotta – non è ancora finito. E questa è l'ennesima conferma. Stiamo vivendo ancora quel giorno e lo vivremo ancora a lungo. In questi anni abbiamo assistito ad un forte cambiamento delle regole legate alla sicurezza e alla tutela del passeggero. Tutto questo dimostra, ancora una volta, che il terrorismo non è un'entità astratta. E ci ritroviamo un organico carente, con pochi poliziotti. Sarebbe auspicabile, invece, che vi fossero non solo nuovi agenti in servizio, ma anche robuste risorse tecnologiche per un lavoro che, in questi anni, è profondamente cambiato». Infine Diego Brentani, segretario del sindacato Siulp: «In realtà – taglia corto – con l'organico che ci ritroviamo non possiamo che raccomandarci al classico "stellone italico". Certo che, dopo le prime lungaggini che si potranno registrare negli aeroporti, ci sarà da riflettere. Solo a Venezia ci troviamo di fronte ad un aeroporto che ha raddoppiato negli anni la propria importanza, ma l'organico della Polizia di frontiera è sostanzialmente rimasto identico negli anni. Quello che è incredibile è che ci ritroviamo ad avere lo stesso volume di traffico dello scalo milanese di Malpensa, ma rispetto a quell'aeroporto abbiamo un terzo di personale di Polizia in meno!».

P.N.D.

I sindacati : «A Venezia col traffico di Malpensa ma con metà personale»ultima modifica: 2006-11-06T12:14:14+01:00da sagittario290