Un impianto da nazionale. È il poligono del Tiro …


OGNISPORT

Lunedì, 19 Giugno 2006

Treviso

Un impianto da nazionale. È il poligono del Tiro …

Treviso

Un impianto da nazionale. È il poligono del Tiro a segno nazionale di Treviso, scelto dalla squadra azzurra italiana per preparare i campionati mondiali delle diverse specialità di pistola e carabina sia ad aria compressa che a fuoco. La Nazionale ha chiesto al presidente della società trevigiana Mario Bruniera di poter utilizzare gli impianti, giudicati dalla Federazione di altissimo livello e contornati da un'atmosfera serena e armonica difficile da trovare in giro. In effetti, appena arrivi al poligono il colpo d'occhio è eccezionale: il legno scuro delle postazioni da tiro, così simile alle atmosfere di un ranch, è circondato da un'area verde tranquilla, dove mettersi alla prova diventa un piacere.
L'arrivo della Nazionale, giunta a Treviso ad aprile e in procinto di fermarsi almeno fino a fine mese, non ha comunque colto di sorpresa i frequentatori del poligono. La società trevigiana del tiro a segno annovera infatti tra le sue fila diversi atleti azzurri, la maggior parte delle quali sono donne. Come Marta Antolin, atleta spagnola naturalizzata dopo che ha sposato un tiratore trevigiano, famosa per aver gareggiato, agli ultimi Giochi del Mediterraneo, contro la sorella in una sfida Italia-Spagna tutta in famiglia. E poi ancora Marica Gobbo per le carabine e Caterina Padovan per le pistole. Fanno invece parte delle Fiamme Gialle e dei Carabinieri, ma si allenano stabilmente a Treviso, tiratori di interesse nazionale come Enrico Matteagi e Giuseppe Fent. Inoltre, chiusi i giochi di Atene, si è aggiunto il foggiano Francesco Bruno, trasferitosi a Treviso dopo aver scelto l'impianto in cui allenarsi, conquistando poi ai Giochi del Mediterraneo la prima medaglia da tesserato trevigiano. Insomma, molti volti noti ma la soddisfazione di avere gli azzurri in casa è tanta. Quasi quanto quella di aver realizzato una nuova sezione del poligono, due stand iper-tecnologici con 16 nuove linee per il tiro da 25 metri di terza categoria adatti a tutti i calibri.
Un edificio completamente insonorizzato, con schermi esterni per la godibilità dello spettacolo anche fuori dalla zona di tiro e mini schermi digitali per la verifica del punteggio. Un fiore all'occhiello per il presidente Bruniera, davvero soddisfatto per il suo gioiello, la cui inaugurazione ufficiale è in programma domenica prossima, verso le 15.30, al termine del trofeo nazionale "Luciano Berizzi" (23, 24 e 25 giugno, circa 300 iscritti), intitolato al già presidente trevigiano e consigliere Uits che darà pure il nome al nuovo impianto. Ma gli ampliamenti non finiscono qui. Bruniera sta lavorando assiduamente per realizzare quella che lui chiama la "Cittadella del Tiro", un progetto ambizioso, redatto dall'architetto Michele Rizzon insieme al Comune, che prevede la realizzazione di ulteriori nuove strutture, come linee per il tiro da 300 metri, linee per la prova di armi da caccia e uno stand per il tiro operativo e dinamico, dove il tiratore può mettersi alla prova con bersagli e ologrammi in movimento. Un'opera importante e realizzabile a stralci, vista soprattutto la grande richiesta di un certo tipo di impianto.
Il poligono di Treviso, totalmente pubblico, svolge infatti un'importante funzione istituzionale per chi necessita di addestramento obbligatorio, come ad esempio le guardie giurate , la polizia provinciale, le guardie ittico-venatorie, e via dicendo. "Un impianto così manca nella nostra provincia di 800 mila abitanti – spiega Bruniera -, chi ne ha bisogno è costretto a spostarsi fino a Tolmezzo. Con l'abolizione del servizio di leva, poi, la richiesta per l'abilitazione al maneggio delle armi crescerà. Per questo mi rivolgo alle istituzioni coinvolte, dal Comune proprietario dell'impianto alla Provincia per le competenze in materia di caccia sino alla Regione e alle Associazioni venatorie che continuano a premere, perché i tempi sono maturi per una decisione sul progetto. Contiamo oltre 2100 soci e le richieste di tesseramento continuano ad aumentare, soprattutto da parte delle "lady" che si sono rivelate davvero abili in queste discipline. In questo impianto chiunque può mettersi alla prova in tutta sicurezza e serenità". Nel frattempo, un lutto ha colpito sabato il Tsn: è mancato infatti il vicepresidente, il colonnello Bruno Patelli.

Alberto Polita

Un impianto da nazionale. È il poligono del Tiro …ultima modifica: 2006-06-20T12:38:40+02:00da sagittario290