Fiamme al BarAtto del Parco Bissuola

VENEZIA

Sabato, 3 Giugno 2006

L’incendio, forse doloso, ha distrutto sedie, tavolini, frigoriferi e alcune poltrone sistemate sulla terrazza

Le fiamme hanno distrutto sedie, tavolini, frigoriferi, un paio di poltrone e hanno fatto esplodere anche i vetri della palestra. La temperatura del fuoco ha letteralmente squagliato gli infissi in alluminio e anche parte della saracinesca. Incendio, probabilmente doloso, l’altra notte al BarAtto, il bar gestito collegialmente dall’associazione Teranga e dal Il «Vapore», il locale di “musica & parole” di Marghera, che si trova nell’edificio della piscina e della palestra comunale del Parco Bissuola. I danni, secondo una prima stima ammonterebbero a 40 mila euro con l’impossibilità, almeno per un po’ di tempo di utilizzare la palestra.Le fiamme si sono propagate nella terrazza esterna del BarAtto dove è sistemato il bar all’aperto, pronto per l’inizio della stagione estiva, con tanto di panche, tavolini, poltrone e che, proprio con la nuova gestione, è diventato punto di riferimento per i molti frequentatori del Parco Albanese. Secondo una prima ricostruzione fatta dai Vigili del Fuoco e da un paio di equipaggi della Squadra Volanti della Polizia, l’incendio si è sviluppato nel cuore della notte, tra mezzanotte e l’una e mezza. Proprio per la presenza di vari oggetti, le fiamme hanno poco a poco, ma molto rapidamente divorato un po’ tutto. Per questo, fin dal primo momento, si è pensato ad un incendio doloso. Non è escluso, infatti, che qualcuno approfittando della scarsa vigilanza nel parco durante la notte e sottraendosi anche ai controlli delle guardie giurate che perlustrano lo stabile della palestra e della piscina, abbia potuto facilmente raggiungere la parte esterna del BarAtto e appiccare il fuoco. Ogni ipotesi è comunque al vaglio degli investigatori che non escludono che le fiamme possano anche essersi propagate per questioni accidentali.
Intanto, proprio il carattere del locale, un bar dove è possibile anche leggere, giocare, partecipare regalando e scambiando libri o giochi, ha mobilitato una “catena” di solidarietà e di preoccupazione anche nell’ipotesi – più cretina – che si possa parlare di un atto vandalico con qualche connotazione razzista. «Noi andiamo avanti – spiegano Amadou Diarra e Abu Faye, entrambi senegalesi, soci del Teranga – anche se si dovesse trattare di un atto intimidatorio. Il BarAtto piace alla gente e sappiamo che abbiamo il sostegno morale della cittadinanza». Stefano Pesce aggiunge: «Già in passato abbiamo subìto tanti piccoli furti, ma noi proseguiremo nella nostra attività. É la prima volta che, come esercente, mi succede una cosa del genere. Mi auguro solo che si sia trattato di un pazzoide. Comunque ora ci rimbocchiamo le maniche come abbiamo sempre fatto».
E si rammarica di quanto è accaduto anche Arnaldo Ducceschi, presidente della associazione Nuotatori Veneziani, che gestisce piscina e palestra del parco. «Non è la prima volta – racconta mentre scatta delle fotografie di quel che resta della terrazza del BarAtto – L’anno scorso abbiamo avuto a che fare con i vandali che ci distrussero sdraio, cuscini e ombrelloni gettandoli tutti nella vasca grande della piscina. Adesso dobbiamo fare i conti con quest’incendio. Sono andati distrutti i vetri della palestra, il fumo e parte delle fiamme hanno lambito anche questo edificio. E il caso ha voluto che i Vigili del Fuoco siano arrivati subito, altrimenti sarebbe stato un disastro». Preoccupato anche l’assessore allo Sport, Sandro Simionato. «Il fuoco è stato spento subito – ricorda l’assessore che l’altra notte era presente alle operazioni di spegnimento – e questo ha permesso di “salvare” la palestra. Non credo ci possano essere motivi di acredine nei confronti dei gestori del bar, anche se gli imbecilli ci sono sempre. L’unico nostro obiettivo è quello di migliorare e ampliare il sistema di sorveglianza con appositi stanziamenti nel bilancio comunale. Credo, però, che forse occorreva maggiore accortezza anche nell’assemblaggio dei materiali all’aperto senza dare così alcuna possibilità ai malintenzionati di bruciare tutto».

Paolo Navarro Dina

Fiamme al BarAtto del Parco Bissuolaultima modifica: 2006-06-04T11:55:00+02:00da sagittario290