Vigilanza, mai chiesti i decreti

Sab 6 MAG 06

Pugliese-Ciaccio. Dall'ospedale non è arrivata la proposta di istituire una struttura per la categoria
Vigilanza, mai chiesti i decreti
Intanto cresce la carenza di personale addetto alla sorveglianza

Se l'Azienda ospedaliera "Pugliese – Ciaccio" continuerà a menar il can per l'aia, senza richiedere al prefetto l'istituzione di un suo istituto di vigilanza, anche se vincitori di una selezione interna per 27 posti di guardia giurata, questi ultimi non potranno mai ottenere dalla Prefettura il decreto per esercitare l'attività di sorveglianza. Difatti tutti gli istituti di vigilanza sono in possesso di un regolare decreto prefettizio, che gli consente di utilizzare del proprio personale per tale servizio.
Attualmente, anche se sono in servizio con una posizione funzionale di guardie giurate, che è stata disposta dalla direzione sanitaria il 18 agosto del 2004, dal punto di vista giuridico, non potranno mai ottenere il decreto prefettizio né per svolgere il lavoro di sorveglianza, né per ottenere ,per tale attività operativa, il rilascio del porto d'armi. Quindi, sotto l'aspetto legale, (anche se vincitori di concorso, con l'incarico di guardia giurata) dal punto di vista istituzionale, se prima l'azienda ospedaliera non si attiverà sul piano amministrativo, di istituire, all'interno delle strutture, l'istituto di vigilanza, non potrà mai ottenere dalla Prefettura il riconoscimento giuridico dei 27 ex dipendenti aziendali, quali guardie giurate. Anzi, si potrebbe addirittura arrivare all'assurdo nel senso che a denunciare l'azienda ospedaliera di autorizzare dei propri dipendenti di esercizio abusivo del lavoro di sorveglianza, potrebbero essere tutti gli altri istituti di vigilanza, i quali ritenendosi in regola, sul piano giuridico ed istituzionale, con le leggi ed i regolamenti avrebbero anche le carte in regola per mettere sotto accusa l'azienda in quanto consentirebbero di svolgere il lavoro di sorveglianza, anche in divisa di guardie giurate, dei dipendenti, che per anni sono stati utilizzati dalla stessa azienda in servizi dimessi, (la cucina, la lavanderia, il guardaroba, l'officina meccanica).
Anche se la situazione è da ritenersi pregressa in quanto risale ad anni addietro. Difatti fu nel novembre del 2003 che l'allora commissario straordinario dell'azienda Carmelo D'Alessandro, su proposta del responsabile dell'area del personale, deliberò l'avviso di selezione interna, limitata però unicamente ai dipendenti che dopo essere stati utilizzati nei servizi dimessi, dopo l'avvenuto affidamento a ditte esterne degli stessi servizi, pur figurando nell'organico azienda, si erano venuti a trovare senza un posto di lavoro stabile. Ad individuare tale escamotage, contribuì anche la situazione che s'era venuta a determinare nell'azienda in quanto per la vigilanza di entrambi gli ospedali e degli uffici, figuravano in organico solo due vigilantes.
C'è da aggiungere, per completezza di informazione, che il problema della carenza di sorveglianza era stata ripetutamente segnalata dal responsabile dell'area del personale Salvatore Calabretta al commissario straordinario dell'azienda Carmelo D'Alessandro con la delibera n.71 del 27 gennaio del 2003, con la quale veniva dato evidenziato che tra il personale in servizio risultavano presenti solo due unirà con la qualifica di Guardia Giurata mentre altre sei unità figuravano con la posizione di vigilante. è pur vero che è da anni che ai vigilantes è stato rinnovato il decreto prefettizio da parte dei precedenti direttori generali, l'ultimo dei quali professore Riccardo Fatarella, ebbe a perfezionare la richiesta ottenendo per tutti i vincitori della selezione interna il decreto prefettizio. La posizione dei 27 vigilantes o presunti tali (sino a quando non verrà regolarizzata la loro posizione) si presenta attualmente, per quel che si è riuscito a sapere, anche diversa, in quanto pare che solo 4 o 5 siano in possesso del decreto prefettizio in quanto sarebbero riusciti ad ottenerlo con l'avallo del precedente direttore generale.
Né si è riusciti ancora a conoscere il reale motivo per cui gli uffici amministrativi (meglio ancora il responsabile attuale dell'area del personale) non abbiano ancora perfezionato in Prefettura finalizzata al riconoscimento del servizio di vigilanza con la costituzione di un istituto (sia pure a livello aziendale) di vigilanza che consentirebbe, in tal modo, ai 27 ex dipendenti dei servizi dimessi , di guardia giurata. Il fatto però che anche le organizzazioni sindacali sino al momento non abbiano assunto una posizione, a sostegno della giusta richiesta di quanti, pur non essendo in possesso del decreto prefettizio, continuano però ad indossare la divisa di vigilantes, anche se da qualche settimana, per protesta, si ritengono soltanto a disposizione per effettuare il servizio di portineria.

Gerardo Gambardella
Vigilanza, mai chiesti i decretiultima modifica: 2006-05-07T13:19:28+02:00da sagittario290