Vigilantes verso la stabilizzazione presto il sì al regolare decreto

è stato finalmente scritto dall'area amministrativa ospedaliera, (che si occupa della "gestione" del personale) anche l'ultimo capitolo della storia dei vigilantes, iniziata il 19 novembre del 2003, quando con la delibera n.1229 il commissario straordinario Carmelo D'Alessandro decise di utilizzare il personale in precedenza occupato nei vari servizi aziendali dimessi, come guardie giurate.
In tale ottica, attivando un avviso di selezione interna, diede l'opportunità a 27 dipendenti aziendali di occuparsi della sorveglianza sia interna che esterna dell'area ospedaliera. Difatti, anche a seguito di varie sollecitazioni, l'azienda ha autorizzato il dirigente dell'area del personale, di predisporre gli atti amministrativi per ottenere l'autorizzazione, con un apposito decreto prefettizio, per costituire, sempre nell'ambito aziendale, un istituto di sorveglianza ad hoc, finalizzato alla vigilanza delle aree ospedaliere (il "Madonna dei Cieli," sede degli uffici, che il "Pugliese" ed il "Ciaccio") consentendo così di regolarizzare la posizione giuridica delle guardie giurate, anche se già da un paio di anni (dopo l'espletamento del concorso interno) vengono utilizzate dall'azienda per svolgere il lavoro di sorveglianza , anche se una buona di tale personale, non è ancora provvisto del decreto prefettizio.
Si avvia pertanto l'iter che dovrebbe concludersi con l'inquadramento "ufficiale" dei 27 vincitori della selezione interna per titoli ed esami, regolarizzando in tal modo la loro posizione giuridica in quanto solo dopo la costituzione dell'Istituto di sorveglianza potranno ottenere il decreto prefettizio per svolgere il lavoro di guardia giurata
Per la verità i presupposti per ottenere il riconoscimento da parte della prefettura della costituzione, all'interno dell'azienda, con specifici,dichiarati obbiettivi, che avrebbero dovuto riguardare solo la sorveglianza dell'area ospedaliera, (utilizzando il personale già inquadrato, sia pure con vari compiti, nell'ambito della stessa azienda) già esistevano nel momento in cui il commissario straordinario Carmelo D'Alessandro ebbe ad autorizzare quel concorso, con atto deliberativo del diciannove novembre 2003 dal momento che a quella data, il servizio di sorveglianza aveva in organico unicamente due vigilantes, mentre altri sei venivano utilizzati nel servizio di portineria. Per cui l'azienda in una situazione del genere, con dei riscontri obiettivi, aveva necessità di recuperare, possibilmente all'interno delle proprie strutture, quel personale da utilizzare tempestivamente per la sorveglianza sia degli uffici amministrativi che delle aree ospedaliere.
Comunque l'iter, essendo già stato avviato dal responsabile dell'area del personale, in tempi brevi dovrebbe anche ottenere da parte della la prefettura l'autorizzazione per la costituzione dell'istituto di sorveglianza che consentirebbe a tutti indistintamente i vigilantes di ottenere dall'organo tutorio il regolare decreto.
Naturalmente, dal momento che la soluzione del problema (attesa peraltro da un paio di anni dai ventisette vincitori della selezione interna) si sta avviando alla conclusione non dovrebbero essere più difficoltà da parte della organizzazione del servizio di sorveglianza, di predisporre, sulla scorta delle assicurazioni ricevute, regolarmente i turni di vigilanza, sia di giorno che di notte, in modo che il controllo della intera area aziendale, (anche se la presenza di più cantieri) sia continuo e costante.
Non v'è dubbio che il momento attraversato dall'azienda continua ad essere delicato non potendo disporre di una adeguata ricettività nella maggior parte delle unità operative. Comunque l'essere riusciti ad ottenere dall'azienda la soluzione del problema conferma che c'è la volontà di collaborare con i vigilantes in modo da assicurare ,con una sorveglianza continua e costante, anche il rispetto delle disposizioni impartite dalla direzione che riguardano la regolamentazione dei parcheggi.

g.g.