Raid al Dopolavoro Fs, preso

CREMONA

Sabato 6 maggio 2006

Raid al Dopolavoro Fs, preso
Blitz di guardie Ivri e agenti Polfer, in cella pregiudicato 35enne

di Giacomo Guglielmone


Lo hanno trovato rannicchiato in un bagno, a due passi dagli ambienti appena messi a soqquadro. Nelle mani un sacchetto con dentro i 300 euro razziati da una cassetta e gli altri oggetti rubati: un cellulare, un orologio, tre blocchetti di ticket restaurant. Si è chiuso con un arresto in flagranza di reato, nella notte tra giovedì e ieri, l'ennesimo raid in un locale della città. Stavolta nel mirino è finita la mensa del Dopolavoro Ferroviario, al 19 di via Bergamo, già depredata da ignoti nella notte tra il 24 e 25 agosto scorsi. In manette è finito un cremonese di 35 anni, Luigi G., pregiudicato (anche per reati specifici), denunciato pochi giorni fa dagli agenti della Questura per un furto che non ha nulla a che vedere coi raid notturni. Adesso si trova in cella, nel carcere di via Ca' del Ferro, a disposizione del pm Francesco Messina. Gli inquirenti, che ipotizzano l'eventuale responsabilità del 35enne in altre razzie registrate in città di recente, hanno già predisposto un certo numero di verifiche. Questo è stato confermato ieri mattina nel corso della conferenza stampa tenuta in Questura dal vice questore aggiunto Sergio Lo Presti, che ha sottolineato come i servizi ad hoc disposti giorni fa dal questore Aniello Sciavicco proprio sul fronte dei furti notturni (una piaga) comincino a dare risultati importanti (l'altra notte sono stati bloccati tre individui per il tentato furto al bar dell'area di servizio Api di via Mantova). Tutto prende avvio nella tarda serata di giovedì, intorno a mezzanotte e venti, quando le guardie giurate dell'Ivri, che ormai da anni presidiano nottetempo e nei fine settimana l'area della stazione ferroviaria, notano, nel corso di una delle consuete ispezioni, una delle porte che dà accesso alla mensa ( la più esterna, lato binari) accostata. Di più: la serratura appare forzata. Sono sul chi vive perché un paio d'ore prima, nella palazzina dello ‘smistamento', hanno individuato e segnalato alla Polfer un uomo, che si rivelerà essere il ladro, muoversi con fare sospetto. Con molta freddezza, senza perdere un secondo, le guardie allertano gli agenti della Polfer, i poliziotti coordinati dall'ispettore superiore Costanzo Sossio, che accorrono nell'arco di pochi secondi. Un intervento congiunto che funziona alla perfezione. Pochi passi e gli uomini in divisa si trovano davanti a un caos pressoché totale. Il ladro ha buttato all'aria tutto. Ha aperto il registratore di cassa, peraltro vuoto, quindi la cassaforte appesa al muro dove finisce il contante (incasso e fondo cassa). Poi arraffa quel che gli pare di valore, a cominciare dai ticket. Nel bel mezzo della razzia il ladro capisce di essere incastrato. Non ha via di fuga. Non gli resta che nascondersi. Ma non ha alcuna chance di spuntarla. Tempo qualche secondo e si ritrova nell'auto dei poliziotti che lo portano in Questura. L'arresto, per furto aggravato, viene formalizzato intorno all'una.


Raid al Dopolavoro Fs, presoultima modifica: 2006-05-07T13:02:41+02:00da sagittario290