Treviso, Conegliano
Mercoledì, 31 Maggio 2006
Metronotte al lavoro senza tutele e sicurezza, sospesa la licenza per trenta giorni. Dovrà interrompere l'attività e chiudere i battenti per trenta giorni la società di vigilanza privata "La Vigilanza San Giorgio" di Conegliano. Il decreto emesso dall'autorità competente nei giorni scorsi dà seguito ad una denuncia della Squadra di polizia amministrativa della Questura, diretta dal dottor Vincenzo Zappone, che – la vicenda risale ad alcuni mesi fa – nel corso di una serie di controlli di routine, aveva rilevato nell'attività più di una irregolarità. Presunte violazioni al Regolamento del Questore sul Testo unico di pubblica sicurezza che hanno fatto scattare l'esposto nei confronti del titolare e dell'amministratore della "San Giorgio". Lunga la lista nera "redatta" al termine dei controlli e oggetto della denuncia: centrale operativa sguarnita, equipaggiamenti insufficienti, vigilantes costretti a prestare servizio con la propria autovettura e il proprio telefonino, assenza di autorizzazioni alla Prefettura, emergenze gestite da una sola guardia giurata, operatori costretti a turni anche fino a ventidue ore e che avrebbero anche contemplato sorveglianze sia a Treviso che a Pordenone contemporaneamente, con l'autorizzazione di una sola Prefettura anzichè due. Violazioni specifiche, inoltre, avevano riguardato l'equipaggiamento delle guardie, costrette ad effettuare turni con torce scariche e, spesso, senza giubbotti antiproiettile. La situazione, in seguito alla supervisione della Polizia amministrativa, sarebbe rientrata nei ranghi, ma la denuncia ha fatto il suo corso.