Di nuovo in sciopero le guardie giurate dell’Ivu

Roma 17 maggio 2006

Di nuovo in sciopero le guardie giurate dell'Ivu
I vigilantes protestano contro la trasformazione dell'Istituto urbe in cooperativa: "La dirigenza vuole coprire i buchi di una pessima gestione aziendale". Braccia incrociate per 24ore dal 18 maggio. E corteo venerdì mattina da piazza della Repubblica

Roma – "Non ci commuovono le lacrime da coccodrillo di certi pescecani per la supposta 'crisi aziendale': sono loro i veri responsabili della pessima politica aziendale e della sconfitta imprenditoriale di un'azienda sana e tra le più floride sul mercato di Roma". Non abbassano la guardia i vigilantes dipendenti dell'Istituto Urbe che protestano contro la trasformazione della società nella cooperativa Ivcr. E annunciano uno sciopero di 24ore, dalle 7 del 18 maggio fino alle 7 del giorno dopo. Il disagio avrà anche un momento di visibilità nel corteo che partirà venerdì mattina alle 9 da Piazza della Repubblica e si concluderà a Piazza Madonna di Loreto.

Il Savip, sindacato autonomo delle guardie giurate, attacca la dirigenza: "Con gli eccessi delle loro stesse retribuzioni, con le strane società parallele di vigilanza e di servizio di portierato, con una dissennata politica degli investimenti, con l'insensata dismissione di strategiche e storiche attività d'impresa, questi signori sono la vera causa di un dissesto che, soprattutto per chi ha potuto mettere in tasca il solo misero stipendio da guardia giurata, potrebbe rivelarsi mortale. I 'leader del fallimento' – prosegue il sindacato – pensano, con una bella dose di faccia tosta, di cambiare casacca e riciclarsi come dirigenti della nuova cooperativa Ivcr. Noi pensiamo che non siano capaci nemmeno di fare la guardia giurata ed, in ogni caso, chi di noi affiderebbe la sua 'barca' a capitani responsabili di molti 'naufragi'?"

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