Attività antisindacale alla Fidelitas Uil soddisfatta. L’istituto: «Sorpresi»

Edizione del 30/04/2006 Pagina 12

Attività antisindacale alla Fidelitas Uil soddisfatta. L'istituto: «Sorpresi»

Sondrio La Uil di Sondrio ha vinto la sua battaglia contro l'accordo alla Fidelitas sul trasferimento a Bergamo delle guardie giurate in esubero. Il giudice del lavoro ha infatti accolto l'istanza sull'attività antisindacale dell'istituto di vigilanza, disponendo il rientro nella sede di Sondrio dei due delegati della Uil, dalla fine di dicembre destinati alla postazione bergamasca. La vicenda si è consumata lo scorso autunno, quando in seguito alla perdita dell'appalto all'Aem, la Fidelitas aveva annunciato un problema di esubero di personale. Assieme alla tre sigle sindacale del comparto del commercio aveva iniziato il confronto, per definire le modalità di reinserimento lavorativo degli agenti rimasti senza occupazione. In quell'ambito si era fatta strada con sempre maggiore chiarezza la necessità di trasferire delle unità alla sede centrale della Fidelitas a Bergamo. Ai lavoratori la prospettiva era sembrata subito priva di garanzie sia logistiche sia salariali. E per questo avevano respinto l'intesa. Ma mentre Cgil e Cisl avevano deciso di procedere con l'avallo del progetto, la Uil aveva accolto le istanze dei dipendenti e non aveva firmato. Contestualmente era partito il ricorso in base all'articolo 28 dello statuto dei lavoratori, per attività antisindacale. «Siamo molto soddisfatti per l'esito del ricorso – spiega il segretario della Uiltucs di Sondrio, Giorgio Spinetti -. Sia Cgil e Cisl sia l'azienda ci avevano accusato di strumentalizzazione quando ci siamo opposti all'intesa. Oggi il giudice con questa sentenza dà ragione a noi che giudicavamo sbagliato firmare un accordo sui trasferimenti senza il consenso degli interessati». Spinetti, infatti, sottolinea che da dicembre su otto guardie trasferite, tre sono in aspettativa non retribuita e due, grazie alla sentenza, saranno reintegrati a Sondrio. «Ora attendiamo le decisioni dell'azienda – aggiunge il sindacalista -. Bisogna vedere se a fronte della sentenza deciderà di convocarci di nuovo a un tavolo per definire una diversa soluzione. Sarebbe auspicabile, ma non è certo scontato». Alla Fidelitas la sentenza a sfavore è stata accolta con un certo disappunto. «Non mancheremo certo di eseguirne le disposizioni – precisa il responsabile dell'istituto, Luigi Ferrara -, ma non nascondiamo di essere alquanto sorpresi e di non riuscire a capire in fondo la motivazione». La disposizione del giudice del lavoro, di fatto, rimette in discussione la validità dell'accordo e Ferrara se ne stupisce, «visto che di fronte a un problema oggettivo di esuberi avevamo teso a salvaguardare i livelli occupazionali firmando assieme a Cgil e Cisl un'intesa alla direzione provinciale del lavoro. Ora ci atterremo a quanto deciso dal giudice, ma per noi resta sempre un problema di eccedenza di personale da risolvere». Per la Fidelitas la sentenza sull'attività antisindacale si aggiunge all'attesa ormai abnorme di un pronunciamento rispetto all'esposto presentato per denunciare la violazione delle tariffe di legalità avvenuta nell'aggiudicazione ad altro istituto dell'appalto al Credito Valtellinese. «Siamo rammaricati per i tempi di attesa – commenta Ferrara – è quasi un anno ormai da quando abbiamo presentato l'esposto. Ci sembra un periodo troppo lungo».

Alessandra Polloni

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