Mer 26 APR 06
La mobilitazione nasce dal mancato rilascio del decreto prefettizio
clamorosa azione di protesta nei confronti dell'azienda ospedaliera "Pugliese-Ciaccio" è stata posta in atto dalle guardie giurate in quanto da oltre tre mesi, nonostante le ripetute sollecitazioni, non sono ancora riuscite ad ottenere il decreto prefettizio col quale sono autorizzate a svolgere tale lavoro.
Difatti solo 5 delle 25 guardie giurate, vincitori del concorso interno promosso a suo tempo dall'Azienda a seguito della chiusura della lavanderia e della cucina, sono in possesso di tale decreto.
La protesta attuata dalle 20 guardie giurate ha interessato il servizio di vigilanza che è stato sospeso in attesa che la loro posizione possa ottenere una riscontro giuridico con l'emissione del decreto prefettizio.
Per protestare contro tale stato di cose le guardie giurate si sono tolte dalla divisa le "mostrine" rendendosi in tal modo disponibili solo per effettuare il servizio di portineria.
Quindi sia il "Pugliese" che il "Ciaccio" attualmente sono privi del servizio di sorveglianza in quanto ad occuparsene sono soltanto le cinque guardie giurate in possesso del decreto prefettizio.
Mai era accaduto un fatto del genere anche perché a dover normalizzare la posizione delle guardie giurate, vincitori del concorso interno,deve essere l'Azienda, mentre il prefetto deve solo emettere il decreto.
Perché a distanza di quattro mesi dalla scadenza dei decreti, gli uffici amministrativi dell'Azienda ospedaliera non hanno ancora perfezionato gli atti che avrebbero potuto consentire alla Prefettura di normalizzare la posizione giuridica delle guardie giurate?
A questo punto, per evitare che la situazione degeneri, sarebbe opportuno che sia lo stesso prefetto a sollecitare all'Azienda la trasmissione dei documenti che necessitano per consentire il rilascio del decreto a chi non ne è ancora in possesso.
C'è qualche motivo valido perchè a distanza di quattro mesi, non ha ancora consentito agli uffici amministrativi dell'Azienda la trasmissione degli atti alla Prefettura? E' mai possibile che entrambi gli ospedali devono sentirsi abbandonati anche dalla sorveglianza delle guardie giurate ?
Il direttore generale dell'Azienda, anche se è costretto ad occuparsi di tanti altri problemi che riguardano la stessa esistenza del "Pugliese" dal momento in cui è venuto a conoscenza di tale anomala situazione, deve assolutamente intervenire per evitare che perduri la quasi totale assenza di sorveglianza all'interno ed all'esterno delle due strutture ospedaliere. Il fatto diventa ancora più grave se si considera che a restare con una sorveglianza dimezzata resta anche l'ospedale "Ciaccio", che pur essendo stato inaugurato dal precedente direttore generale, Riccardo Fatarella, attualmente continua ancora a restare isolato, tra l'altro senza alcuna notizia "ufficiale" delle Unità Operative che dovranno occuparlo. Mai, neppure nei periodi più difficili della vita aziendale, s'è purtroppo dovuto assistere ad una forma di protesta da parte del servizio di vigilanza, anche se la richiesta delle guardie giurate di ottenere un decreto prefettizio per normalizzare la propria posizione giuridica , in quanto essendo quotidianamente a contatto con il pubblico, deve essere in regola sul piano istituzionale, in modo da svolgere il servizio di sorveglianza, senza andare incontro a qualche sgradita sorpresa.
Altro quesito che qualcuno dovrà anche tenerne conto riguarda il rilascio del porto d'armi. Chi, in sostanza, si occupa del servizio di sorveglianza, anche esterna, deve essere in possesso o meno del porto d'armi?
Attualmente solo poche guardie giurate hanno avuto rinnovato tale permesso. Il motivo che la maggior parte delle guardie giurate non sono ancora entrate in possesso di tale concessione è legato strettamente ad un ritardo burocratico da parte degli uffici amministrativi della Questura o da altre ragioni?
Gerardo Gambardella