11/04/2006
CERIGNOLA Tutti assolti i quattro cerignolani accusati della sanguinosa rapina ai danni di un vigilante avvenuta nel lontano aprile del '91 davanti ad una banca di Andria: una guardia giurata venne colpita da una pistolettata e ricoverata in gravi condizioni. I giudici della seconda sezione della corte d'appello di Bari hanno confermato le assoluzioni di Luigi D'Alessandro, Nicola Cotugno e Giuseppe Scardi che erano già stati prosciolti in primo grado dal gup di Trani; ed hanno ribaltato la sentenza di condanna a 10 anni nei confronti di Matteo Scalera, assolto anche lui. La sentenza è stata pronunciata ieri mattina dopo una breve camera di consiglio. I giudici di secondo grado hanno dichiarato l'inammissibilità del ricorso della Procura di Trani contro l'assoluzione di D'Alessandro, Cotugno e Scardi e assolto invece Scalera, come chiesto peraltro dallo stesso procuratore generale: i quattro imputati sono difesi dagli avvocati Francesco Santangelo, Giovanni Lomuscio e Giancarlo Chiariello. L'accusa si basava sulle dichiarazioni del pentito tranese Salvatore Annacondia, detto «manomozza» che cominciò a collaborare nell'autunno del '91, confessando una serie di omicidi e parlando anche di altre vicende come quelle della sanguinosa rapina. La mattina del 13 aprile del '91 i banditi bloccarono un furgone blindato: stavano caricando i soldi quando uno dei rapinatori fece fuoco contro un vigilante, ferendolo all'inguine.