VIGILANZA PRIVATA

L'Unità

giovedì 23 marzo 2006

Pagina 15 – Economia & Lavoro

Maroni pone nuove condizioni e il contratto salta ancora

Maroni dice no e il contratto per i lavoratori della vigilanza privata non arriva. «La bozza di decreto interministeriale predisposto dal ministero dell'Interno, che avrebbe rinviato alla contrattazione la regolamentazione dell'orario di lavoro, ha registrato, da parte del ministero del Lavoro un notevole condizionamento della firma – osservano le segreterie nazionali dei sindacati di categoria Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs – ricordiamo che i contenuti del decreto in questione sono stati determinati dopo un proficuo confronto con le parti sociali e costituiscono condizione inderogabile per l'attuazione del nuovo contratto».

Le modifiche proposte dal ministero sono due: la cancellazione dell'obbligo da parte delle aziende che partecipano agli appalti di certificare il rispetto dei contratti, che secondo i sindacati è «un ostacolo alla trasparenza nelle procedure degli appalti in un settore sotto i riflettori di preoccupanti fatti di cronaca».

La seconda condizione «è quella che ne dimostra la volontà dilatoria e quindi di ostacolo, all'applicazione in tempi rapidi del nuovo contratto di lavoro», cioè la sottoscrizione del decreto anche da parte dei ministeri della Sanità e dell'Economia, «che non hanno competenza in materia», sottolineano Filcams, Fisascat e Uiltucs.

«Il contratto è scaduto ormai da due anni – concludono i sindacati – e questi ostacoli a una rapida emanazione del decreto rappresentano un duro colpo alle condizioni di vita di migliaia di guardie giurate».

VIGILANZA PRIVATAultima modifica: 2006-03-24T11:22:25+01:00da sagittario290