Un caso isolato, le Guardie Giurate non devono essere criminalizzate

LA NAZIONE.it

11.03.06

Lucca – Ha suscitato sorpresa e inquietudine in città l'arresto della guardia giurata accusata di dare ai banditi le chiavi delle banche da rapinare. Carmelo Lo Monaco, 40 anni, di Caltanissetta, residente a Viareggio, impiegato per un istituto di vigilanza di Lucca e sua moglie Patrizia Catalani, viareggina di 37 anni titolare di un bar al Varignano, sono finiti in carcere. Senza entrare nel dettaglio, il sindacato di categoria Filcams Cgil esprime "vicinanza a tutte le guardie giurate che da sempre fanno il proprio lavoro con senso di responsabilità e spirito di sacrificio" "Siamo stupiti – afferma il segretario provinciale Umberto Marchi – dal comportamento dell'azienda per cui questa persona lavorava. L'azienda opera una media di 10 controlli il mese sul personale, saliti a 30, secondo quanto previsti dalla legge, ma che non hanno portato all'individuazione del comportamento della vigilante arrestato. Ci domandiamo, allora, a cosa servono i controlli e se vengono effettuati davvero su tutto il personale. Riteniamo poi che alla luce di quanto accaduto, le autorità competenti debbano controllare di più gli istituti di vigilanza presenti sul territorio per verificare il rispetto delle disposizioni della Questura e delle leggi".
Anche l'Ugl Sicurezza Civile ribadisce piena fiducia all'operato delle migliaia di guardie giurate che svolgono il proprio dovere, "mettendo – sottolinea il segretario provinciale Fabio Massei – ogni giorno a repentaglio la propria vita e svolgendo un prezioso servizio verso tutta la collettività e che, malgrado la lotta sindacale, operano privi del giusto e necessario riconoscimento giuridico".

Un caso isolato, le Guardie Giurate non devono essere criminalizzateultima modifica: 2006-03-11T12:06:09+01:00da sagittario290