MESSAGGERO. it
edizione Abruzzo
Sabato 25 Marzo 2006
Il Tar annulla la gara di appalto per l'affidamento del servizio di vigilanza all'ospedale di Pescara e al servizio per le tossicodipendenze che nel giugno del 2004 la Asl aveva affidato, a trattativa privata, alla società "Aquila". A ricorrere era stata la società "Coopservice-Servizi di Fiducia", finita al secondo posto, ma soltanto perchè, in corso d'opera, la Asl decise di introdurre un nuovo elemento di valutazione non previsto nella lettera di invito alla gara. E, cosa ancor più singolare, quando erano già state acquisite le buste contenenti le offerte delle imprese invitate, sulle quali era indicato il nominativo del partecipante. Un criterio di valutazione nuovo che secondo i giudici amministrativi era anche illogico e inutile per l'Amministrazione". L'elemento di valutazione era rappresentato dalla distanza della centrale operativa della società dal luogo di svolgimento del servizio. «Per l'utente finale del servizio – scrivono i giudici – appare rilevante ove sia ubicata la sede operativa e non ove sia collocata la centrale operativa dal momento che questa si limita a porre in contatto i soggetti che operano nel territorio con le guardie giurate». E visto che il servizio affidato ad "Aquila" era stato ormai espletato, il Tar ha ritenuto di annullare sì il provvedimento di affidamento della gara, ma anche di disporre il risarcimento dei danni subiti dalla società ricorrente che comunque non si sarebbe aggiudicata la gara in quanto sarebbe finita a pari punti con la vincitrice.
M.Cir.