Il Cto ingaggia i vigilantes per catturare il piromane

Cronaca

(18 marzo 2011)

Il Cto ingaggia i vigilantes per catturare il piromane

Contratto di sei mesi con una ditta privata per garantire la sorveglianza nell’ospedale 24 ore su 24. La decisione dopo una lunga catena di piccoli roghi: sette nel giro di tre anni

di SARA MARTINENGHI

cto_g_01.jpgDanno decisamente nell’occhio perché hanno una divisa gialla riconoscibile da lontano, con sopra la scritta “servizio antincendio”. Girano in squadra, giorno e notte, a caccia di fumo e di fiamme, tra i reparti, su e giù per le scale, dal primo all’ultimo piano. E’ la novità dell’ospedale Cto, che ha adottato, con un capitolato speciale d’appalto, la decisione di affidare a una ditta esterna il compito di fare il servizio di vigilanza antincendio, per una durata temporale di sei mesi. E LA loro è una sorveglianza altissima: sono stati già troppi gli incendi dolosi appiccati dal misterioso piromane di via Zuretti che hanno provocato sempre danni e paura, per fortuna senza feriti. Sette nel giro di tre anni. Tutti dolosi, quasi sempre appiccati all’interno di uffici o magazzini, persino chiusi a chiave.

L’azienda smentisce che ci sia un diretto collegamento con gli ultimi roghi appiccati dolosamente da qualcuno o per vendetta o per scatenare il panico, ma l’obiettivo di avere maggiore sicurezza al Cto non cambia: «Abbiamo adottato questa soluzione che è provvisoria nell’attesa di finire a maggio i corsi di formazione per il personale interno all’ospedale» hanno spiegato dalla direzione. Le lezioni infatti si svolgono ogni pomeriggio dentro il Cto, dove i vigili del fuoco insegnano ai futuri componenti delle squadre di emergenza come utilizzare estintori e manichette e a fronteggiare le emergenze.

Gli addetti alle ronde antifumo (che come è ovvio controllano anche quello da sigaretta) si aggirano dunque tra i 18 piani del grattacielo di via Zuretti, nel cortile interno o nel parcheggio. Aprono porte, controllano il funzionamento dei maniglioni antipanico, ispezionano magazzini, locali tecnici ed uffici: in tutto, secondo l’appalto, devono compiere quattro giri per turno. Le tre squadre lavorano per otto ore ciascuna, così che sia garantito sempre un controllo 24 ore su 24. Per ora, fortunatamente, di incendi non ne hanno trovati, ma il loro lavoro va pagato ugualmente. L’appalto è stato aggiudicato alla ditta che aveva presentato l’offerta più bassa (18.229 euro mensili) delle tre presentate: la M.G Global service srl. L’importo totale presunto dell’operazione è di 132.243 euro: il che significa che ogni giorno di ronda costa al Cto oltre 700 euro.

La decisione di affidare un appalto era stata adottata il 2 novembre (in vista della scadenza di un precedente contratto con un altro fornitore di servizi antincendio che aveva avuto durata di soli tre mesi), e proprio in quel mese, dieci giorni dopo, il piromane era tornato a colpire appiccando due incendi a distanza di mezz’ora uno dall’altro. Il primo nell’area delle sale operatorie di ortopedia all’interno di una cesta. Il secondo in un altro locale magazzino, lungo un corridoio dedicato agli ambulatori della chirurgia plastica, rimasto seriamente danneggiato, dopo che il piromane aveva incendiato garze e materiale sanitario.

Era il febbraio del 2007 quando a pochi giorni di distanza, prima al terzo e poi al quattordicesimo piano erano invece stati appiccati due roghi sicuramente dolosi. Un anno dopo però il piromane aveva alzato il suo tiro: le fiamme erano state appiccate davanti al reparto dei grandi ustionati, ed erano partite da un carrello delle pulizie. I pazienti erano stati tutti trasferiti in tempo, ma avevano dovuto rivivere l’incubo del fuoco. Nonostante le indagini, non è mai stato possibile individuare il responsabile, e nemmeno comprendere i motivi dei suoi gesti.

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