Più sicurezza con occhi elettronici puntati sul crimine

Attualità

(sabato 5 marzo 2011)

Più sicurezza con occhi elettronici puntati sul crimine

Firmati tre protocolli per prevenire furti e criticità sociali. Il sottosegretario agli Interni Mantovano: “Malviventi avvisati”. La videosorveglianza collegata direttamente alle forze di polizia

Mantovano_017.jpgLECCE – Tre protocolli d’intesa, firmati oggi presso la Prefettura di Lecce, dovrebbero garantire una situazione di maggiore controllo e sicurezza sul territorio di tutta la provincia, grazie ad interventi efficaci e tempestivi in tutte le situazioni più critiche. A porre la firma sul documento sono stati i rappresentanti degli otto Comuni salentini che hanno aderito all’iniziativa (Lecce, Gallipoli, Casarano, Maglie, Nardò, Galatina, Tricase, Ugento, Copertino) alla presenza del sottosegretario all’Interno, Alfredo Mantovano di concerto con le principali associazioni di categoria, poiché –come è noto dalle cronache e dalle statistiche – le prime vittime di furti e atti criminali rimangono sempre gli esercizi commerciali. Tabaccherie e farmacie in testa.

Sostanzialmente i protocolli recepiscono direttive nazionali, già definite a metà del 2009, che hanno dato notevoli risultati in termini di contrasto e prevenzione della micro e grande criminalità organizzata.

Le strategie atte a garantire la sicurezza degli esercenti e degli acquirenti, sono state definite grazie al contributo di Confcommercio, Confesercenti, Federfarma e della Camera di commercio che ha fornito un cospicuo supporto economico: i locali commerciali che vorranno dotarsi dei nuovi sistemi di videosorveglianza, collegheranno i loro interni direttamente con le centrali operative delle forze dell’ordine.

Le immagini, inviate in tempo reale sui computer della polizia, permetteranno interventi tempestivi o, nel peggiore dei casi, l’arresto posticipato dei malviventi, la cui identità rimarrà comunque impressa come foto sui pc. “I malintenzionati sono avvisati”, ha motteggiato il sottosegretario Mantovano, sottolineando che “questo sistema permettera l’identificazione dei responsabili in ogni caso”.

Si chiama “Mille occhi sulla città” l’altro protocollo che allarga la prospettiva di prevenzione a tutte le condizioni di disagio sociale su cui è possibile intervenire, tra cui l’identificazione di persone disperse o scomparse. Ogni operatore della vigilanza privata che si dovesse imbattere in situazioni anomale (anziani e bambini in stato confusionale, mezzi di trasporto che si aggirano in modo sospetto, fuga di persone verso la strada) potrà segnalarlo immediatamente alle forze dell’ordine, trovando un canale di ascolto privilegiato: la segnalazione presa in carico sarà considerata già credibile e non soggetta ad altre verifiche.

La velocità dell’intervento è garantita anche in questo caso. “Per andare sul concreto, se il vigilante di una banca dovesse notare qualcosa di strano, può intervenire senza muoversi dal suo posto – spiega Mantovano – perché la confusione altrove, potrebbe essere un diversivo per distrarlo dal proteggere l’ingresso dell’istituto di credito”.

“Ma il pregio del protocollo è che permette di intervenire in tutte quelle condizioni di disagio, anche personale, che si verificano quotidianamente – conclude il sottosegretario – immaginiamo una persona anziana disorientata o il caso di un bambino che si è perso, o ancora di una donna in pericolo: una segnalazione tempestiva e la collaborazione con i privati permetterà di innalzare gli standard di sicurezza sociale”.

Marina Schirinzi

Più sicurezza con occhi elettronici puntati sul crimineultima modifica: 2011-03-06T11:30:00+01:00da sagittario290