In quattro evadono dal carcere minorile di Airola

Edizione BENEVENTO

27/10/2009

In quattro evadono dal carcere minorile di Airola

Fingono una sommossa feriscono le guardie e fuggono su due auto Tra loro un omicida

HE10_1968.jpgNICO DE VINCENTIIS Airola. Quattro giovani detenuti presso il carcere minorile di Airola, tutti tra i 19 e 21 anni, sono evasi pochi minuti prima delle ore 20 di ieri. Hanno preso in ostaggio, nella sala refettorio, tre agenti penitenziari, ferendoli e poi rinchiudendoli in una stanza. Dopo aver sottratto le chiavi ad uno degli agenti, sono fuggiti attraverso la porta carraia. Una volta all’esterno si sono prima mischiati ai passanti, quindi si sono impossessati di due auto, un’Alfa 156 e una Lancia Musa, e si sono dileguati. La seconda vettura è stata poco dopo ritrovata dai carabinieri. Probabilmente gli evasi l’hanno sostituita con una terza auto rubata più tardi in un altro centro caudino. I protagonisti dell’evasione sono Giuliano Landieri di Scampia, Manuel Brunetti del quartiere Arenaccia di Napoli, Marcello Picardi di San Giorgio a Cremano e Giovanni Favarolo di Ponticelli. I quattro hanno agito con grande freddezza. Il tutto è avvenuto in pochissimi istanti. Vane le prime ricerche e i posti di blocco effettuati dalle forze dell’ordine in tutta la Valle Caudina. Uno dei quattro, Manuel Brunetti, è accusato di omicidio. Un delitto che risale allo scorso mese di gennaio e che suscitò particolare scalpore a Napoli. Nella notte tra il 16 e il 17 gennaio, a pochi metri da Castelcapuano, la GUARDIA GIURATA Umberto Concilio, venticinquenne, restò vittima di un’aggressione. Ferito gravemente mentre faceva la ronda tra banche e negozi del quartiere, morì il giorno dopo al Loreto Mare. Sei mesi più tardi l’arresto di un giovane che aveva fatto parte del commando: proprio Manuel Brunetti, ancora minorenne all’epoca dei fatti. Dalle indagini è risultato che la violenza si era scatenata dopo un tentativo di rapina. I banditi volevano impossessarsi della pistola del vigilante. Il ministro Alfano ha inviato subito nel Sannio il capo del Dipartimento della Giustizia minorile Bruno Brattoli. Un episodio che ha suscitato la reazione anche del sindacato. Eugenio Sarno, segretario generale della Uil agenti di polizia penitenziaria, lancia la sua accusa: «L’Amministrazione della Giustizia Minorile ha evidenti responsabilità per quanto accaduto ad Airola. Il ministro ha lasciato cadere nel vuoto i nostri solleciti, i nostri pressanti inviti, i nostri allarmi sul decadimento dei livelli di sicurezza». Sarno ricorda che «tutte le carceri sono a rischio per la mancata copertura di 5.000 posti nell’organico degli agenti. Vengono frapposti ostacoli economici alle nuove assunzioni, che pure il ministro Alfano ha chiesto, per la polizia penitenziaria. Grave la situazione per il settore Giustizia Minorile dove il gap è di circa il 30% delle dotazioni previste». Il sindacato chiede una seria e urgente verifica «prima che accada nuovamente, e può accadere in ogni momento, un altro caso come quello di Airola». I tre agenti feriti nella colluttazione che ha preceduto la fuga dei quattro detenuti, sono stati dimessi a tarda sera dall’ospedale Rummo di Benevento. La direttrice dell’Istituto di pena minorile di Airola, Mariangela Cirigliano è precipitosamente rientrata da Roma. Nel carcere, per avviare l’inchiesta, insieme al capo Dipartimento centrale Brattoli, anche il responsabile della Giustizia Minorile per la Campania, Sandro Forlani.

In quattro evadono dal carcere minorile di Airolaultima modifica: 2009-10-28T11:45:00+01:00da sagittario290