La banda delle griffe colpisce ancora

CAGLIARI E PROVINCIA

Domenica 28 dicembre 2008

Largo Carlo Felice. Ladri in fuga con giubbotti, camicie e borse di marca, bottino per decine di migliaia di euro

La banda delle griffe colpisce ancora

Con l’auto contro la vetrina di Volonté: come due anni fa

Ladri di nuovo in azione nel negozio Volonté. Colpo fotocopia messo a segno nel gennaio 2007. Polizia a caccia dei malviventi.

1613028.jpgDue anni fa era andata più che bene, così la banda della griffe ci ha riprovato: stesso bersaglio (il negozio d’abbigliamento Volonté, sul largo Carlo Felice, uno dei più prestigiosi della città), stessa tecnica (auto a tutta velocità contro la vetrina, la stessa), stessa logica nella scelta della refurtiva (capi di alto valore commerciale) e, finora, stesso esito. Cioè ladri spariti nel nulla. Nel gennaio del 2007, almeno, si era trovata (ovviamente vuota) l’auto usata come ariete: una Y10 rubata. Stavolta neanche quello.

«Faccia venire un fotografo, vogliamo che tutti vedano come vanno le cose in questa città»: Luigi Concu, uomo elegante, amministratore della società in nome collettivo che gestisce questo e altri negozi d’abbigliamento, target alto, solo grandi marche, non nasconde la rabbia, l’impotenza, la sensazione di vulnerabilità. «Hanno sfondato verso le 4,30», spiega ripercorrendo i movimenti dei ladri: «Una volta dentro hanno arraffato tutte le camicie di questo stand, tutte di Armani. Poi i giubbotti Gucci che stavano in quest’altro stand, capi da 1.500 euro l’uno. Infine le borse, tutte di Bottega Veneta, 2000 euro l’una. Anche una scarpa si sono portati via». Spaiata? «Spaiata». Segno di un colpo fatto in tutta fretta, sul filo dei secondi: entrare, arraffare quanto più possibile e via.

I RILIEVI La polizia è arrivata poco dopo, insieme alle guardie giurate dell’istituto di vigilanza: «Il nostro sistema d’allarme è collegato sia con la società che con la Questura», precisa Concu. Nel negozio, era emerso in occasione del colpo precedente, sono installate anche 25 telecamere: uno spiegamento di forze tecnologiche che, evidentemente, non ha intimidito i ladri. Che non si sono fatti nemmeno troppi problemi ad agire proprio di fronte alla sede della Banca d’Italia, vigilata da un corpo di guardia dei carabinieri che tuttavia, per ordini di servizio, non possono abbandonare l’edificio.

Le indagini sono affidate alla Squadra volanti, guidata dal dirigente Gianfranco Murgia. Sul Largo, a raccogliere tracce, cercare impronte digitali, catalogare reperti, sono arrivati, di buon mattino, anche gli uomini della Scientifica: sono stati loro ad acquisire le immagini del circuito interno di videosorveglianza.

L’IPOTESI Sono gli stessi ladri dell’altra volta? Presto per dirlo. Dalla Questura nessun commento. Certo, però, il parallelismo con il colpo precedente è fin troppo evidente: soltanto, a scorrere le liste, sembra che due anni fa ai malviventi sia andata meglio (portarono via montoni, giacconi, giubbotti marchiati Givenchy, Salvatore Ferragamo, Jean Paul Gaultier, Jil Sander, Alberta Ferretti, Bikkembergs, e diverse borse di Balenciaga).

L’ipotesi investigativa, allora, privilegiò una pista locale. Immaginiamoci quel po’ po’ di mercanzia stipata in un garage di Cagliari o dell’hinterland immediato e un sistema di vendita basato sul tam tam: «Ti interessa un bel giubbotto di Gucci, originale, a 300 euro?» A lasciare supporre che nel capoluogo sia attiva una sorta di banda della griffe sono anche alcuni tentativi di sfondamento in altre boutique cittadine, in via Alghero e in via Romagna, messi a segno un anno e mezzo fa.

MARCO NOCE

La banda delle griffe colpisce ancoraultima modifica: 2008-12-29T11:30:00+01:00da sagittario290