Monterusciello, acquisiti i filmati delle videocamere dei palazzi: caccia agli assassini tra i tossicodipendenti

Edizione BENEVENTO 

08/09/2008

Monterusciello, acquisiti i filmati delle videocamere dei palazzi: caccia agli assassini tra i tossicodipendenti

763171405.jpgDALL’INVIATO GIGI DI FIORE Pozzuoli. Un fascio di fiori sull’asfalto. Proprio davanti la saracinesca chiusa del ristorante pizzeria «Regno dei sapori» di via Allodi. C’è una piccola processione di gente. Osservano con gli occhi lucidi. In silenzio. È qui, nel locale sotto sequestro giudiziario, che due sere fa è stato ucciso Giuseppe Minopoli, GUARDIA GIURATA di 37 anni che abitava con i genitori a pochi passi. Alla via Modigliani, in una delle case della cooperativa Flegrea. Carabinieri e polizia hanno già acquisito le registrazioni delle videocamere di alcuni palazzi della zona. Sperano di trovarvi qualche traccia, indizi, dettagli sulle belve assatanate di pochi spiccioli che hanno ucciso. Sugli assassini coperti da un casco integrale, arrivati su una Y10 in compagnia di due complici in attesa nell’auto. Secondo la ricostruzione degli inquirenti, i due rapinatori hanno trovato Giuseppe Minopoli di spalle sotto la porta d’ingresso. Dietro il bancone del locale, invece, c’era Enrico Limongelli, 41 anni, titolare della pizzeria e amico di vecchia data della vittima. All’interno, una decina di clienti, distratti. I due rapinatori spostano Minopoli, uno si dirige verso Limongelli malmenandolo. Minopoli estrae la sua pistola di GUARDIA GIURATA per aiutare l’amico intimorendo gli aggressori. Ma uno dei due reagisce: gli spara 4 colpi con una calibro 38. Colpi mortali. La fuga in auto, con i due complici. Dietro di loro, c’è un uomo senza vita, colpito al torace e all’addome. Giuseppe Minopoli aveva visto in tv la partita dell’Italia a casa con i genitori: il papà Luigi, secondo dei non eletti nella lista civica che ha appoggiato il neosindaco di Pozzuoli; la mamma Assunta Grieco. Dopo la partita, la decisione di scendere, come usava fare spesso, per andare a trovare l’amico che da qualche mese aveva aperto la pizzeria nel quartiere. Un locale che lavora soprattutto con la vendita di pizze da asporto, frequentato essenzialmente da residenti di Monterusciello. Limitato, quindi, l’incasso. Anche di sabato sera. Ed è per questo che gli investigatori ritengono che i rapinatori siano giovani di Monterusciello, probabilmente tossicodipendenti, in cerca di qualche euro per comprare la dose serale. «Qualche giorno fa, c’è stata una rapina in un piccolo negozio di questa zona – dice un residente – C’è una recrudescenza di rapine. E abbiamo il timore che siano giovani che vivono qui, in questo quartiere che tanti definiscono la Scampia di Pozzuoli». Posti di blocco per le strade che i geni della toponomastica hanno intitolato ad artisti e scrittori: via Di Giacomo, Viviani, Pirandello, Scarpetta. Qualche edicola, bar con giovani su motorini accanto a ragazze dallo sguardo triste. Monterusciello è la nuova emergenza criminale dell’area flegrea. Piccola criminalità, favorita da un incremento di vendita di droga. In gran parte eroina. E il sindaco Pasquale Giacobbe, eletto ad aprile con una maggioranza di centro-destra, denuncia: «Si stanno formando piccole bande che controllano il territorio e mettono a repentaglio la vita dei cittadini. Basta con questa spirale di violenza, dobbiamo fare fronte comune per evitare situazioni più gravi». Bande divise per zone, nel gran deserto del mega-dormitorio di Monterusciello, quartiere dove abitano ormai più di 30mila persone. Giuseppe Minopoli aveva lavorato a lungo ad Ascoli. Era tornato, avrebbe dovuto riprendere la sua attività di GUARDIA GIURATA in provincia di Caserta. È tornato per morire, pensa il cognato carabiniere arrivato nella notte con la moglie Emma da Procida, dove presta servizio.

Monterusciello, acquisiti i filmati delle videocamere dei palazzi: caccia agli assassini tra i tossicodipendentiultima modifica: 2008-09-09T11:29:24+02:00da sagittario290