Sette vigilantes per Pompei i sindacati: altri soldi buttati

Edizione SALERNO 

21/08/2008

LA VERTENZA

Sette vigilantes per Pompei i sindacati: altri soldi buttati

SUSY MALAFRONTE Pompei. La Uil ha denunciato la gestione commissariale dell’area archeologica pompeiana alla Corte dei Conti e alla Procura della Repubblica, per il «non lecito» reclutamento di guardie private a difesa del sito archeologico. «Profili è scorretto», ha dichiarato il segretario generale della Uil, Gianfranco Crasoli, secondo il quale il prefetto «non ha compreso bene che la funzione affidatagli dal governo non significa l’anarchia e il non rispetto dei principi di trasparenza nella gestione della cosa pubblica. È veramente grave – aggiunge il segretario – che venga indetta una gara per l’assunzione di 7 VIGILANTES privati con un importo a base d’asta pari a 720 mila euro, con un costo mensile per 12 mesi di sessantamila euro, pur in presenza di risorse umane interne alla soprintendenza di trenta unità a costo zero. Appare assurdo, dunque, dilapidare circa 860 mila euro, per una operazione di facciata, quando il sito di Pompei ha bisogno di risorse per poter effettuare restauri e tutela». Il prefetto Profili risponde duramente: «Respingo con fermezza ogni addebito di cui alla denuncia avanzata dalla Uil circa la gestione commissariale di Pompei – dice con toni accesi – e sono pronto a contestare ogni erronea o distorta affermazione esibendo gli atti relativi ad ogni mia decisione che sono pubblici, e tutti ispirati dalla più completa legittimità amministrativa e aderenti all’incarico affidatomi. Alla decisione di riaprire nuove case, fino ad oggi assurdamente e ingiustificatamente interdette ai visitatori, si è giunti dopo aver considerato irrinunciabile rendere totalmente visitabile e accessibile ai turisti ogni monumento ogni aspetto storico, drammatico, artistico, archeologico della città dissepolta. Ciò – continua Profili – dopo le innumerevoli lagnanze e inconvenienti provocati da una inaccettabile saltuaria disponibilità della visita e solo per qualche casa. Sono grato al sottosegretario ai Beni Culturali Giro che ha manifestato la sua perplessità di fronte a un gesto che ha tutti i caratteri di una affrettata provocazione». Perplesso ed esterrefatto per la decisione della Uil di denunciare alla Corte dei Conti e alla Procura della gestione commissariale di Pompei, si è detto, infatti, il sottosegretario ai Beni e le Attività Culturali Francesco Giro. «Dalla dichiarazione della segretaria nazionale della Uil – ha detto Giro – non è certamente possibile comprendere i contorni di una vicenda che assomiglia molto ad un blitz di ferragosto piuttosto che ad una iniziativa costruttiva. Resto tuttavia molto perplesso e anche esterrefatto – conclude il sottosegretario – se penso che dopo un rapido sopralluogo a Pompei e una visione, immagino altrettanto affrettata, di un capitolato d’appalto, evidentemente non segreto e inconfessabile, sia subito scattata una denuncia addirittura plurima alla Corte dei Conti e alla Procura». Il segretario generale della Cisl, Lorenzo Medici, si schiera, come la Uil, contro la privatizzazione della vigilanza del sito. «La Cisl – dice Medici – si opporrà con tutti gli strumenti consentiti dalle normative di legge, a partire da una capillare informazione al cittadino e all’utenza, e ad una assemblea generale di tutto il personale indetta martedì 26 agosto».

Sette vigilantes per Pompei i sindacati: altri soldi buttatiultima modifica: 2008-08-22T11:17:00+02:00da sagittario290